Anche una delegazione cilena sarà presente in Vaticano domani, domenica 19 ottobre, alla canonizzazione della beata Maria Vincenza Poloni, cofondatrice delle Suore della Misericordia di Verona. Il gruppo sarà guidato dal vescovo di Santa Maria de Los Ángeles, Cristián Castro Toovey, e comprenderà la signora Audelia Parra, destinataria della guarigione miracolosa approvata per arrivare alla canonizzazione, con la sua famiglia. Il miracolo, attribuito all’intercessione di Maria Vincenza Poloni, è avvenuto alla fine del 2013 nella località di Quilleco, diocesi di Los Ángeles. In quell’occasione, Audelia Parra si sottopose a un intervento chirurgico di routine che, con il passare dei giorni, si complicò fino a portarla sull’orlo della morte. Alla fine, il seminarista Álvaro Martínez, nipote della beneficiaria, iniziò a pregare davanti all’immagine della beata insieme alle religiose della congregazione. Secondo il decreto pubblicato dal Dicastero per le Cause dei Santi, la persona ha subito “il doppio intervento – colecistectomia e impianto di protesi aortica – che, insieme all’abbondante emorragia, è stato seguito da diverse complicazioni, ciascuna delle quali potenzialmente letale e ancora di più tutte insieme: shock emorragico, sindrome da stress respiratorio, coagulazione intravascolare disseminata, insufficienza multiorganica, emoperitoneo, ascesso addominale da enterococco, polmonite da Acenobacter, tracheobronchite da pseudomonas”. Il 31 gennaio 2014, la signora Audelia è stata dimessa, senza alcuna spiegazione scientifica da parte del corpo medico. La notizia del fatto raggiunse la postulazione generale a Roma, che chiese un’indagine nella diocesi, concretizzatasi nel 2018 a Los Ángeles con l’allora vescovo mons. Felipe Bacarreza. Dopo diversi anni di analisi, i medici esperti hanno confermato la guarigione e hanno intrapreso i passi necessari con i teologi e i membri del dicastero.