L’Ispettorato dei Cappellani delle Carceri interviene sull’emergenza del carcere di Trapani, dove 11 agenti penitenziari sono stati arrestati e 14 sospesi con l’accusa di torture e abusi su detenuti vulnerabili. L’ispettore don Raffaele Grimaldi esprime preoccupazione per la violazione della dignità umana e ribadisce l’importanza della missione rieducativa del sistema penitenziario. Si affida alla magistratura il compito di fare chiarezza sull’accaduto, mentre si sottolinea l’urgenza di umanizzare le carceri, affrontare il sovraffollamento e sostenere gli operatori attraverso formazione e dialogo. La Chiesa, attraverso i cappellani e il volontariato, ribadisce il proprio impegno per offrire speranza ai detenuti, sottolineando l’importanza di trasformare le carceri in luoghi di recupero e riscatto, come evidenziato dal messaggio di Papa Francesco in vista del Giubileo. “Quanto accaduto non solo viola i principi fondamentali di rispetto della dignità umana, ma tradisce la missione stessa degli operatori penitenziari, chiamati a custodire e rieducare. Questi atti deplorevoli gettano un’ombra sulla professionalità della maggior parte degli agenti, che quotidianamente svolgono il loro difficile compito con dedizione e rispetto”.