Terra Santa: Patton (Custode) a Pentecoste, “illusi se pensiamo di poter costruire percorsi di riconciliazione e fraternità senza essere docili allo Spirito Santo”

“Abbiamo bisogno di una nuova discesa dello Spirito Santo. Siamo degli illusi se pensiamo di poter costruire percorsi di riconciliazione, di comunione, di fraternità senza essere profondamente docili all’azione dello Spirito Santo”. Lo ha detto il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, celebrando a Gerusalemme, la messa per la solennità della Pentecoste. Il Custode ha pregato affinché lo Spirito Santo “discenda ancora sulla Città Santa di Gerusalemme, sul Medio Oriente, sull’umanità intera e con la sua fiamma bruci l’odio e l’ostilità che ardono nei cuori di tante persone per rendere tutti disponibili alla riconciliazione e alla pace”. “Che lo Spirito Santo apra ancora le orecchie delle persone all’ascolto reciproco per poter dare una base solida a qualsiasi forma di dialogo – è stato l’auspicio di padre Patton -. Che lo Spirito sciolga le lingue perché diventiamo tutti capaci di adottare un linguaggio pacifico e mite, pieno di verità ma anche di rispetto per l’altro, capace di costruire ponti di fiducia e di comunione anziché scavare solchi di diffidenza e di pregiudizio”. Citando poi l’enciclica “Fratelli tutti” di papa Francesco, il Custode ha ribadito che “se vogliamo pace e riconciliazione, abbiamo estremo bisogno che lo Spirito ci guidi alla verità tutta intera. Chiediamo perciò allo Spirito di verità di aiutare ancora oggi la Chiesa di cui facciamo parte, ad annunciare al mondo la verità, cioè la persona di Gesù, ma anche di aiutare la Chiesa a proporre ed accompagnare percorsi di riconciliazione e di pace che sappiano coniugare la verità con la giustizia e la misericordia. In quanto discepoli di Gesù – ha concluso – abbiamo ricevuto il dono dello Spirito, ma dobbiamo pure impegnarci in una lotta interiore che è lotta contro il nostro io egoista e impegno ad assecondare ciò che lo Spirito desidera operare in noi. Solo così potremo diventare operatori di pace, cooperatori della pace che Dio sogna per l’umanità”. Concetti ripresi anche nel pensiero dei Secondi Vespri di Pentecoste nel quale padre Patton ha ricordato, parlando delle tante guerre dimenticate da tutti, “meno che da Papa Francesco”, che “c’è gente che distrugge la propria vita e quella degli altri a due passi dalla nostra tranquillità”. Da qui la preghiera allo Spirito Santo: “Converti il cuore di tutti coloro che, stupidamente, credono di poter vincere con la violenza; consola il cuore di tutti coloro che, innocenti, sono stati vittime della violenza. Donaci, Spirito Consolatore, la voglia di cercare insieme ad ogni uomo e ad ogni donna che incontriamo la via della pace e della riconciliazione, donaci la capacità di vincere il clima litigioso e violento al quale ci stiamo abituando, donaci la capacità di far fermentare l’accoglienza, la bontà, la riconciliazione e la pace all’interno della nostra famiglia e della nostra comunità perché si diffondano fino ai confini del mondo”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo