Papa Francesco: videomessaggio a Welby, “chiediamo allo Spirito il dono dell’unità, non possiamo chiedere all’umanità di stare unita se noi andiamo per strade diverse”

“Quello che abbiamo ricevuto dobbiamo donarlo: siamo chiamati a diffondere la consolazione dello Spirito, la vicinanza di Dio”. Lo dice il Papa, nel videomessaggio che viene trasmesso come parte del servizio liturgico di Pentecoste di Sua Grazia Justin Welby, arcivescovo di Canterbury, ai partecipanti all’evento del Movimento di preghiera globale “Thy Kingdom Come”, in occasione della solennità della Pentecoste. “Pensiamo a quello che ora vorremmo avere: conforto, incoraggiamento, qualcuno che si prenda cura di noi, qualcuno che preghi per noi, che pianga con noi, che ci aiuti ad affrontare i nostri problemi”, il suggerimento di Francesco: “Ecco, tutto quanto vorremmo che gli altri facciano a noi, facciamolo noi a loro. Desideriamo essere ascoltati? Ascoltiamo. Abbiamo bisogno di incoraggiamento? Incoraggiamo. Vogliamo che qualcuno si prenda cura di noi? Prendiamoci cura di chi non ha nessuno. Ci serve speranza per il domani? Doniamo speranza oggi”. “Oggi assistiamo a una tragica carestia della speranza”, afferma il Papa: “Quante ferite, quanti vuoti non colmati, quanto dolore senza consolazione! Facciamoci allora interpreti della consolazione dello Spirito, trasmettiamo speranza e il Signore aprirà vie nuove sul nostro cammino”. “Quanto vorrei che, come cristiani, fossimo più ancora e più insieme testimoni di misericordia per l’umanità duramente provata”, il desiderio di Francesco: “Chiediamo allo Spirito il dono dell’unità, perché diffonderemo fraternità solo se vivremo da fratelli tra noi. Non possiamo chiedere all’umanità di stare unita se noi andiamo per strade diverse. Allora preghiamo gli uni per gli altri, sentiamoci responsabili gli uni degli altri”.

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