49ª Settimana sociale: il video di suor Smerilli, “disuguaglianze tra uomini e donne” e giovani per “innovazioni al servizio di chi ha più bisogno”

È online il video dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei che, in preparazione alla Settimana sociale che si svolgerà a Taranto dal 24 al 28 ottobre, ha raccolto la testimonianza di suor Alessandra Smerilli, della Commissione vaticana Covid-19, per affrontare 2 temi ritenuti cruciali per la ripresa post-Covid: la lotta alle disuguaglianze e un nuovo modo per mettere la tecnologia al servizio dell’umano. “Il Covid ha fatto venire alla luce tante disuguaglianze di cui già conoscevamo l’esistenza, ma ci sono state sbattute davanti agli occhi. Innanzitutto le disuguaglianze tra uomini e donne”. Sono le parole di suor Smerilli nel video presentato da Andrea Canton, Marco Sprecacè e Giulia Lettieri, dove si racconta la difficoltà superiore delle donne nell’affrontare le sfide create dalla pandemia, come la perdita  del lavoro o la scelta obbligata di rinunciarvi per assistere i figli restati a casa da scuola. “Le disuguaglianze più emergenti, più urgenti, sono quelle che non permettono ad esseri umani di avere la stessa dignità. E questo lo si vede nella disparità di salari per lavori che non giustificherebbero quelle grandi disparità. Disparità nell’accesso al digitale che oggi diventa sempre più importante”. Prosegue suor Smerilli che porta all’attenzione la sua esperienza di insegnate universitaria. “Su tutto questo bisogna intervenire prendendo coscienza che non è accettabile che ci siano queste disuguaglianze. Bisogna intervenire facendo delle proposte di legge, concrete, sul lavoro, su some viene organizzato il lavoro, sulle  retribuzioni e sulla tassazione”. La tecnologia messa a servizio della comunità è l’altro argomento del video, per il quale viene portato l’esempio vissuto con i giovani della “The economy of Francesco”, che hanno dimostrato potenzialità e creatività nell’utilizzo degli strumenti tecnologici ed innovazioni al servizio di tutti. “C’è tanto che può essere fatto per mettere la tecnologia a servizio della comunità. Cercare di conoscere esperienze nuove, le piattaforme come quelle che offrono servizi di acquisto per andare ad acquistare direttamente prodotti che non sfruttano i lavoratori e assicurano dignità al lavoro”, le parole di suor Alessandra Smerilli che conclude “Basta cercare un po’, essere in contatto con gruppi di giovani e scopriremo tante novità, innovazioni e modi nuovi per essere al servizio di chi ha più bisogno”.

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