Un benvenuto agli ospiti!

In tanti cercano un po’ di refrigerio sui nostri lidi, accarezzati sempre dalla brezza marina, o lungo i nostri fiumi grazie anche alla lodevole moda del “turismo lento”. La diocesi di Chioggia da 7 anni diffonde un vademecum con i punti più importanti della presenza ecclesiale e con percorsi di turismo sostenibile

Foto Calvarese/SIR

Giugno e luglio molto caldi e…un’estate caldissima in questo 2025. Contro ogni tentazione di negazionismo sul riscaldamento globale e a favore di decisioni urgenti e drastiche per salvare – per quanto ancora possibile e se ne avremo il coraggio e la forza – il pianeta e l’umanità… Ma questo è un discorso difficile, che spetta certamente anche a noi personalmente e come comunità nelle nostre scelte, ma soprattutto a chi detiene le leve del potere e quindi la più alta responsabilità, sia a livello nazionale che europeo e mondiale.
Qui vogliamo semplicemente dare il benvenuto estivo ai moltissimi ospiti che cercano un po’ di refrigerio sui nostri lidi, accarezzati sempre dalla brezza marina, o lungo i nostri fiumi grazie anche alla lodevole moda del “turismo lento”. Con la conclusione degli esami di maturità si può dire che inizia il tempo ufficiale delle “vacanze” da scuola e quindi, in Italia, il tempo maggiormente libero anche per la ferie di famiglia… Tempo propizio comunque per un certo relax di ragazzi e adulti, che accogliamo con piacere nella nostra bella terra, lambita dal mare in tutta la sua estensione longitudinale e percorsa in latitudine da ben quattro fiumi, i due più grandi d’Italia – Po e Adige – e due meno grandi ma importanti per il nordest – Brenta e Bacchiglione che confluiscono insieme a Ca’ Pasqua per riversarsi poi anch’essi più a nord nel nostro mare.

Da sette anni, ormai, l’Ufficio diocesano per il turismo, sport e tempo libero di Chioggia, predispone e distribuisce in successive edizioni il depliant “Vivere il Territorio nutrire l’Anima”, un prezioso vademecum che, oltre al saluto augurale del vescovo e alla cartina topografica della diocesi con i punti più importanti della presenza ecclesiale e delle peculiarità naturalistiche, contiene i QrCode di numerosi percorsi e tracciati per un turismo sostenibile, per conoscere le numerose feste, luoghi e tempi di riflessione e dialogo, orari delle messe, ecc. In quest’anno giubilare è disponibile anche l’agile volumetto “Chioggia. Anno Santo 2025. Profili artistici per visitatori e pellegrini”, che offre una dettagliata e insieme veloce rassegna, arricchita da spunti spirituali, di tutte le opere di arte sacra presenti nel museo diocesano e nelle chiese del centro storico di Chioggia. Non si contano le sagre e le feste – legate al patrono, ma non solo, organizzate in molte, per non dire in tutte le località, anche le più piccole, che nell’occasione rivivono in modo eccezionale e attraggono l’afflusso di amici dei paesi limitrofi e vacanzieri da ogni dove. Particolarmente ricca la proposta nel cavarzerano (di cui citiamo in modo speciale “Il Ferragosto rottanovano” che ha superato il mezzo secolo di vita); variegata, e articolata praticamente in tutte le frazioni con i relativi Comitati Sagra, l’offerta nel delta portotollese che si fregia, per altro, anche di uno splendido litorale tutto “bandiera blu”. Non sono da meno Loreo, vivace anche culturalmente, e Rosolina con le feste estive cittadine e con la sua propaggine litoranea a Rosolina Mare, di grande valore e notorietà; o Porto Viro con, tra tanto altro, la ben collaudata “estate donadese”.

Nell’isola di Pellestrina le varie feste patronali convergono verso la “festa” clou dell’Apparizione a inizio agosto, e così via. Chioggia, in particolare, ha predisposto un programma intenso e multicolore all’insegna dello slogan “Chioggia che storia!” coinvolgendo il centro storico, Sottomarina e le frazioni in un lavoro di squadra tra Comune, associazioni, categorie e comitati locali. Nella città lagunare arriva in questo weekend anche il Festival delle Città Identitarie”, che, giunto alla sua 11ª edizione, intende enfatizzare le caratteristiche delle città di provincia che nulla hanno da invidiare a centri più blasonati. Due delle serate – con grandi nomi dello spettacolo che evocheranno grandi personaggi “nostrani” della cultura, del teatro e dello sport arcinoti a livello nazionale e non solo – si tengono proprio nel chiostro del nostro Museo diocesano. Intanto si annuncia la speciale kermesse della “Sagra del pesce” (11-20 luglio). E tutti si rallegrano del rilanciato “Treno del mare” che, col “Chioggia Line” (in attesa di altre futuribili strade ferrate), unirà meglio l’entroterra veneto con le nostre spiagge. Da non dimenticare l’effervescenza giovanile di queste settimane, con tanti animatori e tantissimi “animati”, in molte comunità parrocchiali della città e un po’ di tutto il territorio, poiché ci sono tante belle esperienze del genere in ogni vicariato. E a proposito di adolescenti, chiudiamo – forse un po’ fuori tema – con il ricordo di S. Maria Goretti, la cui festa è oggi in calendario e a cui è co-intitolata una chiesa quasi sulla spiaggia a Sottomarina: icona ormai lontana dalla intensa devozione popolare di sessant’anni fa, ma che ci richiama due elementi di insidiosa attualità con la sua tragica fine per mano di un “femminicida” (ante litteram, si direbbe) e con la sua desueta illibata innocenza, di cui si sentirebbe tanto il bisogno.

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