
Nato il 29 aprile 2015 attorno a un tavolo di amici, il Progetto orientamento giovani (Pog) è molto più di un semplice percorso di orientamento scolastico. È una scommessa educativa che guarda al cuore dei ragazzi tra i 16 e i 18 anni, là dove spesso il mondo degli adulti fatica ad arrivare: nelle loro domande di senso, nei talenti nascosti, nei limiti che chiedono di essere riconosciuti e accolti. L’idea è semplice, ma rivoluzionaria: aiutare i giovani a riscoprire la propria bellezza e unicità, per riconoscersi come dono per sé e per gli altri. Un orientamento “vocazionale” nel senso più profondo del termine, che non si limita alla scelta di una scuola o di un lavoro, ma accompagna i ragazzi a interrogarsi su chi sono, dove stanno andando e come intendono camminare. Il Pog nasce da una realtà variegata: 14 fondatori provenienti da diverse esperienze cattoliche — scout, guanelliani, rinnovamento nello Spirito, cammino neocatecumenale, gruppi giovanili — che hanno scelto di fare un passo verso i ragazzi, là dove questi si trovano: le scuole. Pur essendo un’associazione laica, il progetto è profondamente radicato nella fede cristiana, vissuta in modo dialogante e aperto, capace di incontrare ogni giovane nella sua storia personale. La metodologia è quella dell’educazione esperienziale: attività concrete, metafore, momenti di riflessione, coaching, narrazione. L’obiettivo non è dare risposte preconfezionate, ma stimolare nei ragazzi la capacità di esplorare se stessi, mettersi in discussione, affrontare le sfide con fiducia. Si tratta di un’educazione che passa attraverso l’esperienza diretta, in un processo di osservazione, rielaborazione e progettualità personale. Ogni anno il Pog incontra circa 1.400 studenti, attraverso incontri scolastici, campus residenziali e laboratori. Le proposte si adattano ai diversi contesti: si va da semplici percorsi in classe a weekend di formazione intensiva, fino a campus di più giorni, pensati anche come alternativa alle tradizionali gite scolastiche. Il motto che accompagna il progetto è eloquente: “Diventa ciò che sei”, ispirato al cortometraggio Il circo della farfalla, una parabola di limiti, paure e riscatto, che ha segnato i primi passi del Pog e continua a ispirarne il cammino. Accanto a questo, un altro messaggio guida la missione: “Il domani chiama, ma tocca all’oggi rispondere”. Oggi il Pog è una realtà viva, composta da 15 associati e una rete di circa 40 volontari, che continuano a scommettere sul potenziale dei ragazzi. Perché ogni giovane — ne sono convinti — è “portatore sano di bellezza”. E la vera sfida è aiutarlo a scoprirlo. Info: www.pogscuola.org