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Da Roma a Glasgow. Il Piano per la transizione ecologica e culturale delle scuole parte dall’Italia

Oggi il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi presenta a Glasgow l’esperienza italiana di RiGenerazione Scuola, il Piano per la transizione ecologica e culturale delle scuole. Due milioni dedicati, una Green community, un portale sull’educazione alimentare, una piattaforma sulla mobilità sostenibile, mentre nelle scuole sono attivi laboratori, iniziative e progetti. Dal Pnrr un miliardo per istituti sostenibili e dotati di spazi verdi

(foto archivio)

Due milioni per progetti dedicati alla transizione ecologica e culturale delle scuole. Li ha stanziati il ministero dell’Istruzione nell’ambito del Piano RiGenerazione Scuola presentato nei giorni scorsi a Roma in occasione dell’inaugurazione della prima Settimana nazionale (3-8 novembre) dedicata alla funzione educativa della scuola per ricostruire il legame fra le diverse generazioni, insegnare che lo sviluppo è sostenibile se risponde ai bisogni delle generazioni presenti e non compromette quelle future, imparare ad abitare il mondo in modo nuovo. Ad illustrare il Piano Barbara Floridia, sottosegretaria per l’Istruzione con delega alla transizione ecologica e culturale per le scuole. Ha aperto e concluso i lavori il ministro Patrizio Bianchi annunciando che oggi sarà a Glasgow per partecipare nell’ambito di Cop26 all’evento congiunto dei ministri dell’Istruzione e dell’Ambiente “Together for tomorrow: Education and Climate Action”:“Abbiamo voluto una riunione su scuola e ambiente co-presieduta dall’Inghilterra e da me in quanto presidente del G20 dell’Istruzione. Si partirà da questa nostra esperienza, dobbiamo esserne tutti molto orgogliosi”. Per Bianchi occorre impegnarsi tutti insieme per il pianeta, passando

“dalla sostenibilità alla rigenerazione”.

Un’idea di rigenerazione “che parte dalla scuola, ma al tempo stesso rigenera anche la scuola” attraverso un progetto che ne diventi “elemento strutturante per nuovi saperi, nuovi comportamenti, nuove strutture e nuove opportunità”.

“Siamo il primo paese europeo ad avere un Piano sistemico e strutturale per la sostenibilità, stiamo implementando la disciplina trasversale dell’educazione civica completandola con l’educazione ambientale.Per aiutare le scuole ci sarà ogni anno una settimana dedicata alla sostenibilità con tante iniziative”, ha spiegato Floridia, aggiungendo che per la realizzazione del Piano è stata istituita presso il ministero dell’Istruzione una Green community costituita da partner pubblici istituzionali, nazionali e sovranazionali. Obiettivo del Piano “mettere a sistema l’esistente, replicare azioni già realizzate da alcune scuole, offrire strumenti di formazione per i docenti, dedicare risorse alle attività di educazione alla sostenibilità, creare legami educativi con partner riconosciuti”. Sul sito del progetto sarà possibile trovare Eco news e informazioni sui bandi.

Due milioni i fondi stanziati dal dicastero per progetti dedicati: ogni scuola o reti di scuole potranno disporre fino a 25mila euro; stanziati inoltre 800mila euro per gli enti del Terzo settore; pubblicato il portale “Scuola e cibo” per una nuova educazione alimentare. Floridia ha infine ricordato lo stanziamento delle risorse del Pnrr per la realizzazione delle mense e ha detto che a breve verrà pubblicata una piattaforma per la mobilità sostenibile che possa aiutare alunni e personale scolastico nel percorso casa-scuola-casa. “Nel Pnrr – ha concluso – sono stanziate anche le risorse per la realizzazione di nuove scuole ed è previsto un miliardo per l’efficientamento e la sicurezza degli istituti e per le aree verdi: finalmente ci saranno 2mila giardini e spazi verdi nelle scuole”.

Nel frattempo le scuole si sono già attivate su tutto il territorio con concorsi, laboratori, progetti, iniziative, attività su sostenibilità, riciclo, riduzione degli sprechi per promuovere nelle nuove generazioni la consapevolezza dei temi legati alla transizione ecologica, e la costruzione di un nuovo modello economico inclusivo e sostenibile.

Parla la Green community. “La salute nasce dai bambini: chi più di loro, se educati bene, possono portare a casa una alfabetizzazione della salute? La stessa cosa vale per la mobilità sostenibile”, ha detto Andrea Lenzi, medico e presidente di Health City Institute, membro della Green community, secondo il quale anche dalla scuola partono “l’educazione alla salute come bene comune e la possibilità di mettere a sistema esperti ed esperienze”. Pietro Marzo, comandante delle Unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei carabinieri, ne ha illustrato l’attività a tutela del territorio e delle risorse naturali, ma anche di “educazione a mobilità sostenibile, riduzione degli sprechi, riciclo, contrasto alla cultura del monouso, sostegno alla biodiversità”. “Facciamo in modo che la Green community sia un pensatoio di soluzioni nuove e univoche rispetto ad un compito importante sul quale non possiamo fallire”, l’esortazione di Vanessa Pallucchi, vicepresidente di Legambiente. Martina Alemanno (Asvis) ha illustrato le iniziative a favore dell’educazione all’ambiente dei ragazzi con il “proposito di ampliare il ventaglio delle realtà coinvolte e l’offerta nei confronti delle giovani generazioni”. “La nostra mission è far entrare nella quotidianità dei ragazzi un nuovo alfabeto e una nuova grammatica ecologica e digitale, e sensibilizzare la collettività sull’urgenza del cambiamento favorendo un cambio di mentalità nelle piccole e grandi abitudini”, ha spiegato Giovanni Parapini, direttore Rai per il sociale. “Lavorare per la sostenibilità ambientale attraverso la promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica e incentivando gli investimenti per la transizione ecologica”: così Andrea Ripa di Meana, amministratore unico Gse, ha sintetizzato il compito del Gestore dei servizi energetici.

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