Vita nascente. Marina Casini (Mpv): “Nello sguardo sul concepito la chiave della civiltà e del progresso”

"Il concepito è uno di noi, e riconoscerlo uguale in dignità ad ogni essere umano è la chiave della civiltà e del progresso". A ribadirlo è ancora una volta la presidente nazionale del Movimento per la vita italiano, stilando al Sir un primo bilancio a caldo del convegno nazionale dei Cav e del IV Forum della Federazione europea “One of us”. Contro la cultura dello scarto, aggiunge, "la difesa della vita nascente non può fare a meno del coraggio e della testimonianza delle donne". Ed è un sì convinto la risposta del Mpv all'esortazione del segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo: "Non stancatevi di proclamare e testimoniare il Vangelo della vita”

“Una formidabile iniezione di speranza e di coraggio”. Marina Casini Bandini, presidente del Mpv (Movimento per la vita italiano), stila al Sir il bilancio delle tre giornate appena concluse che hanno visto il 40° convegno nazionale dei Centri di aiuto alla vita sul tema “Tu sei per me unico al mondo. Non si vede bene che col cuore” (13 – 14 novembre), intitolato da quest’anno al padre Carlo, fondatore del Mpv e instancabile testimone pro-life scomparso lo scorso 23 marzo, e ieri il IV Forum della Federazione europea “One of us”. Tre giorni di incontri online “seguiti da moltissimi iscritti”, afferma con soddisfazione.

 

“E’ stata una bella sfida: organizzare un incontro di questa portata online in tempo di pandemia non è stato semplice, soprattutto perché la decisione di non modificare il programma rispetto a quello che avrebbe potuto essere un evento in presenza ha portato ad un surplus di lavoro non indifferente”. Tuttavia

“la parola d’ordine è stata: non rassegnarsi! Non cedere al pessimismo e allo sconforto”.

Talvolta le difficoltà diventano uno stimolo ad unire le forze, a puntare con maggiore determinazione all’obiettivo… “Sì, la mia sensazione è che la difficoltà ci abbia in qualche modo affiatati ancora di più per offrire comunque a tutti l’immancabile appuntamento annuale – e non uno qualsiasi, ma il 40° – e per condividere la ricchezza che ogni relatore e moderatore ha portato. Ci siamo accorti che il verbo condividere si può coniugare anche online; mi auguro che le riflessioni di questi giorni ci abbiano rincuorato e ridato l’energia necessaria per mantenere aperti gli orizzonti e accesa la speranza pur tra ostacoli e problemi”.

Perché questo titolo tratto da “Il piccolo principe”? “Per dire che al centro e alla base di tutto c’è la relazione. Una relazione che non esclude nessuno anzi, si rinvigorisce e si purifica quanto più sa sostare con lo sguardo sul più piccolo dei nostri fratelli,

colui che il mondo rifiuta e che, invece, è uno di noi.

Di qui il ventaglio dei temi affrontati: il dono scambievole nello svolgimento delle attività delle case di accoglienza nella prospettiva dei giovani a servizio della vita, e la riflessione a tre voci su Carlo Casini che ci ha aperto la strada e continua a percorrerla con noi grazie al patrimonio culturale e spirituale di cui tutti siamo eredi. Abbiamo inoltre ascoltato la voce della scienza e quella dei testimoni; abbiamo acquisito maggiore consapevolezza dei nuovi strumenti a servizio della rete Mpv-Cav-Case di accoglienza-Sos Vita e del servizio di consulenza online per le associazioni. Durante il lockdown il Servizio Sos Vita Web si è rivelato preziosissimo. E poi abbiamo avuto altre possibilità di approfondimento attraverso i vari workshop tematici, che hanno consentito la formazione specifica più consona a ciascuno”.

Nel suo messaggio, mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, ha riconosciuto l’importanza del servizio reso dal Mpv alla comunità civile ed ecclesiale di cui la vita umana costituisce il valore essenziale, ha richiamato la cultura dello scarto che sacrifica i più deboli, a partire dai nascituri, e ha esortato i partecipanti:

“non stancatevi di proclamare e testimoniare il Vangelo della vita”.

“Andremo avanti con impegno ed entusiasmo – assicura Casini -. Oggi le aggressioni nei confronti della vita umana e della famiglia sono diventate sempre più frequenti, sofisticate e diffuse a livello internazionale. È noto che la pressione per diffondere in tutto il mondo la cultura abortista si avvale di organizzazioni internazionali di primaria importanza con l’obiettivo di agire sul modo di pensare dei popoli modificandone i criteri del giudizio morale e giuridico. Talvolta si ha davvero la sensazione di un assedio invincibile, quello dello ‘scarto mondiale’ di cui parla papa Francesco nella ‘Fratelli tutti’”. Un attacco sottile al quale “il Mpv, insieme con la Federazione europea One of us, risponde con la forza della verità già espressa da scienziati, politici e giuristi:

il concepito è uno di noi e riconoscerlo uguale in dignità ad ogni essere umano è la chiave della civiltà e del progresso ”,

prosegue la presidente del Movimento. E “proprio alla Federazione – il cui IV Forum, appena concluso con le parole del presidente Jaime Maior Oreha, è stato particolarmente ricco – è stato affidato il compito di fare appello alle donne, prime testimoni del valore della vita, affinché levino la propria voce a favore del diritto a nascere di tutti i figli concepiti. La difesa della vita nascente non può fare a meno del loro coraggio e della loro testimonianza”.Intanto la Federazione One of us ha presentato un documento a sostegno della sentenza con la quale lo scorso 22 ottobre la Corte Costituzionale polacca ha vietato l’aborto eugenetico definendolo incompatibile con la Costituzione e scatenando un’ondata di proteste nel Paese. L’agenda del Mpv è dunque molto fitta: “Continueremo a potenziare il nostro lavoro culturale, educativo, politico e pubblico – conclude la presidente -. Dobbiamo investire su giovani, formazione e dimensione europea, anzi, internazionale”.

Altri articoli in Italia

Italia