Terzo Settore. Fiaschi (portavoce Forum): “A settembre la partita più importante”

Agosto è un mese cruciale per il Terzo settore, ma il prossimo mese è ancora più decisivo. Numerosi provvedimenti sono stati varati o sono in fase di elaborazione dal Governo. Claudia Fiaschi: "È necessario che le risorse vengano rafforzate. Siamo speranzosi che gli impegni presi possano poi trovare delle certezze nelle scelte per destinare i fondi"

Agosto è un mese cruciale per il terzo settore. Numerosi provvedimenti sono stati varati o sono in fase di elaborazione dal Governo. Alla luce di quest’ultimi e in vista dei prossimi, tenendo conto dell’emergenza sociale causata dall’epidemia Covid-19, il Sir ha fatto un punto della situazione con Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale Terzo settore.

Più volte lei ha ripetuto che la partita più grande si gioca a settembre…
La partita più importante è a settembre perché chiaramente c’è il tema degli investimenti che auspichiamo che il Governo metta in campo per sostenere l’economia sociale. Quindi per quanto ci riguarda chiediamo un piano che punti allo sviluppo del mondo del volontariato e dell’impresa sociale, allo sviluppo di una rete tra territori di cui si è sentito un forte bisogno sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria. È necessario intessere delle reti di collaborazione sociale permanenti. Questo è necessario perché nei mesi scorsi non abbiamo avuto dubbi su quali fossero i presidi sanitari, mentre c’era molta incertezza su quelli sociali. Ciò ha portato a una lunga discussione che ha fatto perdere tempo prezioso a discapito dei più deboli, rimasti soli e senza aiuti sociali.

Se ciò non dovesse accadere che situazione si presenterebbe a settembre?

In questo momento dobbiamo ancora vedere gli effetti di alcuni provvedimenti già varati.

Ad esempio il decreto 5xmille appena uscito che libererebbe immediatamente una serie di risorse che darebbero un grosso sostegno agli enti. È comunque necessario che a funzionare non sia solo la straordinaria, ma anche l’ordinaria amministrazione come in questo caso, in cui si dovrebbero liberare immediatamente 500 milioni di euro per gli enti di Terzo settore. È evidente però che ci sono alcuni enti che non sono grandi raccoglitori in tema di 5xmille e l’accesso al credito rappresenterà per molto l’unica via di sussistenza. Molte misure comunque sono state varate, alcuni spazi di manovra sono molto interessanti, ma chiaramente tutto questo va visto e valutato dopo una prova effettiva da parte degli enti. Quella è la reale misura di quanto siano adeguati i provvedimenti.

Per quanto riguarda la normativa invece?
Anche questo è un tema molto importante. Oramai stiamo parlando da più di tre anni della riforma della Terzo Settore. È un percorso che necessita di esser chiuso.

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