
Mancano pochi giorni al Giubileo degli adolescenti (25-27 aprile) e l’Agesci si prepara a colorare, con le sue camicie azzurre, l’evento che culminerà, domenica 27 aprile, con la Messa in Piazza S. Pietro. La morte di Papa Francesco carica di ulteriore significato questo grande appuntamento che vedrà il 26 aprile, giorno dei funerali, radunarsi nel pomeriggio a Piazza Risorgimento, oltre tremila, tra esploratori e guide (ragazzi e ragazze di età compresa tra gli 11/12 ed i 16 anni, ndr.) provenienti da tutta Italia, per “stare insieme nel modo più scout che ci sia: giocando, sfidandosi e, naturalmente, condividendo lo spirito di fraternità” come insegnato dal Pontefice.

Iacopo Portaccio e Michela Serena Abati
Incaricati nazionali E/G (© Matteo Bergamini)
“Grazie Papa Francesco. “Saremo in piazza – dichiarano al Sir gli incaricati nazionali della Branca E/G, Michela Serena Abati e Iacopo Portaccio e l’Assistente ecclesiastico, padre Diego Mattei, “per rendere concreta la testimonianza evangelica e il grande insegnamento che Papa Francesco ha donato all’umanità intera, toccando profondamente le vite di tutte le guide e gli scout dell’associazione”. Concetto ribadito anche da Roberta Vincini, Francesco Scoppola e don Andrea Turchini, presidenti del Comitato nazionale e assistente ecclesiastico generale Agesci: “Non vogliamo che il dolore ci lasci fermi e immobili, ma vogliamo che ci faccia percorrere la strada coraggiosa della speranza”.
Quattro stand. Le camicie blu dell’Agesci saranno impegnate, spiegano i responsabili E/G, “in una serie di attività in piazza che vedranno 4 stand: quello di “Scout Avventura”, la rivista associativa dedicata alla branca E/G darà agli esploratori e alle guide l’opportunità di incontrare, dal vivo, alcuni redattori ed illustratori con i quali scoprire come nascono articoli ed illustrazioni, dall’ideazione alla realizzazione. Lo stand “2030imprese” che propone un gioco pensato per “allenarsi a valutare il proprio impatto ambientale, imparare a ridurlo, affinché le nostre azioni diventino sostenibili arrivando a uno stile di vita orientato al Bene comune”. Il terzo stand è quello di “Verso l’Alt(r)o”, la nuova proposta di Branca che è “un invito a mettersi in cammino verso nuovi orizzonti, coltivare il valore del dono e abbracciare l’impegno quotidiano per diventare cittadini consapevoli, responsabili e pronti a lasciare un segno positivo nel mondo”. Infine, lo stand “Emmaus” dove gli scout potranno scoprire che “l’incontro con Gesù è un gioco da ragazzi, basta infatti solo saper (ri)leggere segni, esperienze, amici e persone che costellano la loro vita”. Tra uno stand e l’altro, poi, sarà possibile cimentarsi in un torneo di “Scalpo in Piazza – La corsa verso la Porta Santa”.

(Foto Vatican Media/SIR)
Il senso del pellegrinaggio. “La nostra presenza al Giubileo degli adolescenti – e in generale in tutte le occasioni che in qualche modo ci interpellano in quest’anno giubilare – ha il significato di partecipazione attiva nella Chiesa di cui facciamo parte. Il Giubileo degli adolescenti – spiegano i responsabili nazionali della Branca E/G – è un’occasione per vivere un’esperienza di fede condivisa con altri coetanei, rafforzando il senso di appartenenza alla comunità ecclesiale. La partecipazione permette loro di sperimentare concretamente il senso del pellegrinaggio, della preghiera e della comunione con ragazzi e ragazze di realtà ecclesiali diverse e lontane. Per noi, il significato è testimoniare la natura profondamente ecclesiale dell’Agesci, che è
“un pezzo di Chiesa dei giovani”

Scout in route (Foto Sir)
Con lo stile di Emmaus. A questa tappa del Giubileo, sottolineano Abati e Portaccio, “i ragazzi non arrivano impreparati: si sono messi in cammino da tempo, guidati dai loro capi, costruendo percorsi di riflessione e crescita all’interno dei gruppi, delle parrocchie e delle diocesi. Ogni tappa è stata vissuta con lo stile tipico degli scout: con impegno, condivisione e spirito di avventura”. A riguardo la Branca nazionale esploratori e guide ha messo a disposizione dei Capi reparto un sussidio per offrire un aiuto concreto per vivere il Giubileo “con lo stile di Emmaus: lo stile della scoperta e riscoperta della presenza del Signore nella nostra vita, attraverso la Parola, la preghiera e la rilettura dell’esperienza scout”. Perdono, felicità e speranza sono alcune delle parole che “aiutano i nostri giovani a riconoscere Gesù nella propria vita”.
“Il Giubileo, con il suo invito ad attraversare una porta – la porta della misericordia – diventa per ogni esploratore e guida un’occasione per scoprire il gusto del cambiamento, della crescita, del passaggio da ciò che si è a ciò che si vuole diventare”.

P. Diego Mattei, assistente Branca E/G (© Matteo Bergamini)
Voglia di vita. “Porteremo in piazza per questo evento giubilare, l’entusiasmo dei ragazzi e la loro grande voglia di vita – ribadisce padre Mattei -. Porteremo la loro sete di giustizia, perché giustizia e pace sono temi importanti nella branca, ma anche temi fondamentali dell’esperienza giubilare, che è un’esperienza di riconciliazione. Portiamo anche un desiderio profondo: quello di amare e di essere amati. L’Agesci porta questo desiderio, anche attraverso la testimonianza di servizio dei capi che dedicano tante ore gratuitamente alla crescita dei ragazzi”. Per padre Mattei un altro contributo che l’Agesci può offrire al Giubileo è “la profonda ricerca del senso della vita. Per noi cristiani, per noi parte della Chiesa cattolica, il senso della vita è la felicità come ci è rivelata dal Signore Gesù: la felicità delle beatitudini, del servizio, del gesto della lavanda dei piedi. Quando Gesù dice: ‘Fate come io ho fatto a voi’, ci invita a vivere questo stile. Così portiamo i giovani, le loro energie, le loro domande. E confidiamo – lo vediamo nella quotidianità – che potranno incontrare una Chiesa che li accoglie, li accompagna e li aiuta a crescere”.