Metodo Billings: la conoscenza della fertilità per una medicina personalizzata

Dinanzi al solipsismo e all’individualismo imperante, dinanzi alle “soluzioni” distruttive della fecondità umana in un contesto culturale senza speranze, la rivoluzione Billings risponde con scientificità, servizio, condivisione umana e solidale per rendere all’uomo ciò che è dell’uomo e nessuno può toglierli la gioia del “Vero Amore”

(The Catholic Weekly)

Ogni passo epocale che entra nella cultura della procreazione è una sfida: ogni cambiamento che si contrappone agli stereotipi di un contesto psicosociale che si adagia perennemente all’audience e al popolo dei social e dei like, disturba, perché non segue i canoni del pensiero unico. Eppure, da 70 anni, la rivoluzione Billings utilizza la conoscenza della fertilità per proporre una medicina personalizzata.

“Se vuoi trovare la sorgente, devi andare controcorrente”, diceva San Giovanni Paolo II, e questa rivoluzione “silenziosa” continua ad alternarsi andando controcorrente con l’unico obiettivo di trovare la sorgente cioè la procreazione umana “personalizzata” e non omologata, la procreazione con promozione e dignità della fecondità umana e non come cosificazione della sua sacralità, la procreazione umana come dono e responsabilità e non come mercato usa e getta, la procreazione umana come immenso universo di gioia e di serenità e non come angoscia esistenziale, avvilente e sganciata dalla fecondità spirituale.

I coniugi Billings hanno gettato un seme per “amore di conoscenza”, come recitava il tema della 99ª Giornata dell’Università Cattolica, che è diventato un moltiplicatore di studi scientifici rigorosi e di diffusione di conoscenza della propria corporeità e sessualità in una dimensione di reciprocità tra i coniugi assolutamente autentica.

E in questa rivoluzione ci si accorge, quasi con stupore, che essa ha dimostrato l’importanza di una ricerca che costruisce percorsi di consapevolezza sin dalla fase preconcezionale, che è molto attenta alla salute procreativa della donna e della coppia rilanciando il binomio diagnosi e prevenzione , precisando tracciati di innovazione clinica  nell’esperienza italiana, di novità sull’impatto che ha il microbiota materno sulla fertilità, la preservazione di essa in caso di patologia oncologica e l’influenza dell’ambiente e degli studi di vita in particolare per la fertilità maschile.

Questo evento è una rivoluzione anche sul piano culturale: le sinergie che propone guardano a tutta la persona e non ad una parte di essa affinché antropologia, educazione e politica possano intersecarsi per un servizio reale ed autentico alla donna, alle famiglie e alla società.

Dinanzi al solipsismo e all’individualismo imperante, dinanzi alle “soluzioni” distruttive della fecondità umana in un contesto culturale senza speranze, la rivoluzione Billings risponde con scientificità, servizio, condivisione umana e solidale per rendere all’uomo ciò che è dell’uomo e nessuno può toglierli la gioia del “Vero Amore”.

Tutto questo, perché il dono meraviglioso della vita (wonderful gift, come mi disse Madre Teresa in un’occasione) possa essere spezzato come pane eucaristico per tutti, e tutti siano illuminati a riconoscerlo come tale. Dio ci vuole persone felici e con gli occhi e il sorriso della speranza.

(*) direttore Hospice Perinatale-Centro per le Cure Palliative Prenatali e Postnatali – S. Madre Teresa di Calcutta Policlinico Gemelli e presidente Fondazione Il Cuore in una Goccia Onlus

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