Questa Settimana

Quest’anno la Settimana Santa, che inizia oggi, sarà vissuta, a differenza dell’anno scorso, in presenza, ma ancora con qualche limitazione (come l’annullamento della processione con gli ulivi in questa domenica, la soppressione della simbolica “lavanda dei piedi” il Giovedì santo e del bacio alla croce il Venerdì Santo…). E’ da sperare che quella del 2022 ritorni alla “normalità”... Ma nulla toglie che questa Grande Settimana possa e debba essere vissuta comunque intensamente da parte di ogni credente e di ogni comunità. Si tratta infatti di una speciale “concentrazione”, non solo liturgica, della contemplazione del mistero centrale della nostra fede: la passione, morte e risurrezione del Signore Gesù.

Quest’anno la Settimana Santa, che inizia oggi, sarà vissuta, a differenza dell’anno scorso, in presenza, ma ancora con qualche limitazione (come l’annullamento della processione con gli ulivi in questa domenica, la soppressione della simbolica “lavanda dei piedi” il Giovedì santo e del bacio alla croce il Venerdì Santo…). E’ da sperare che quella del 2022 ritorni alla “normalità”… Ma nulla toglie che questa Grande Settimana possa e debba essere vissuta comunque intensamente da parte di ogni credente e di ogni comunità. Si tratta infatti di una speciale “concentrazione”, non solo liturgica, della contemplazione del mistero centrale della nostra fede: la passione, morte e risurrezione del Signore Gesù. La Settimana culmina nella Pasqua, che riveste comunque un significato importante, non solo per la comunità credente, ma anche per la società civile (tanto che, anche a livello nazionale e regionale, viene concesso qualche allentamento alle rigide regole della “zona rossa”…). Essa, infatti, la Pasqua, richiama per tutti un evento che fa da perno alla storia dell’umanità ed è connessa simbolicamente, almeno per una parte delle nazioni, anche con il tempo primaverile che evoca il rinnovamento della natura e l’aprirsi di una nuova stagione.
Certo, vivere la Pasqua per il cristiano è compito di ogni giorno, poiché quel mistero che si celebra comunitariamente alla domenica, nella cosiddetta Pasqua settimanale, va vissuto nella vita quotidiana, tra le fatiche e le sofferenze, come tra le gioie, che assumono un significato nuovo e più profondo proprio alla luce della sofferenza di Gesù e della sua gloriosa risurrezione, che coinvolgono ogni suo “amico”, chiamato a seguirlo e ad imitarlo.
In questo tempo particolarmente difficile, segnato a livello locale come a livello planetario, dalla pandemia e dall’impegno collettivo, complesso e tenace, per uscirne, la Pasqua può rivestirsi di un significato e di una pregnanza nuovi e più incisivi. Anche se le celebrazioni saranno giocoforza formalmente più limitate, la loro energia spirituale e soprattutto il mistero che contengono ed esprimono, si può dire che moltiplichino il loro valore nella dimensione della speranza, di cui tutti abbiamo sempre – ma particolarmente in questa fase – un grande bisogno. E’ appunto la speranza accesa dalla luce della Risurrezione nei discepoli di Gesù e da loro annunciata e comunicata al mondo intero. I giorni della Settimana Santa sono, in verità, “giorni di Passione”; ma sono soltanto una tappa verso il fulgore dell’alba di Pasqua. Anche in questo senso possiamo leggere, quest’anno, l’evolversi dell’anno liturgico attorno al suo centro. Non c’è certezza sui tempi del superamento della pandemia, anche se si sentono formulare diverse previsioni e scadenze differenti – tra l’altro, anche a differenza delle varie nazioni – ma la certezza della Pasqua di Cristo rimane solida, e il suo ricorrere annuale ci accomuna alle differenti fasi della storia umana di questi due millenni e ci suggerisce qualcosa di più importante e di più grande che va anche al di là delle circostanze attuali e dà loro una prospettiva e un compimento.

(*) direttore “Nuova Scintilla” (Chioggia)

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