Papa Francesco: a Santa Marta, “tanta gente piange, che oggi sia per noi come la domenica del pianto”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Penso a tanta gente che piange: gente isolata, gente in quarantena, gli anziani soli, gente ricoverata e le persone in terapia, i genitori che vedono che, siccome non c’è lo stipendio, non ce la faranno a dare da mangiare ai figli. Tanta gente piange. Anche noi, dal nostro cuore, li accompagniamo. E non ci farà male piangere un po’ con il pianto del Signore per tutto il suo popolo”. E’ la preghiera del Papa, nella messa trasmessa in diretta streaming da Santa Marta e offerta per tutti coloro che soffrono a causa della pandemia di Covid-19. Nell’omelia, commentando il Vangelo di Giovanni sulla risurrezione di Lazzaro, ha parlato del pianto di Gesù per l’amico. “Con quanta tenerezza piange Gesù!”, ha esclamato Francesco: “Piange dal cuore, piange con amore, piange con i suoi che piangono. Il pianto di Gesù. Forse, ha pianto altre volte nella vita – non sappiamo -; sicuramente nell’Orto degli Ulivi. Ma Gesù piange per amore, sempre”. “Quante volte abbiamo sentito nel Vangelo questa commozione di Gesù, con quella frase che si ripete: ‘Vedendo, ne ebbe compassione”, ha fatto notare il Papa: “Gesù non può vedere la gente e non sentire compassione. I suoi occhi sono con il cuore; Gesù vede con gli occhi, ma vede con il cuore ed è capace di piangere”. “Oggi, davanti a un mondo che soffre tanto, a tanta gente che soffre le conseguenze di questa pandemia, io mi domando: sono capace di piangere, come sicuramente lo avrebbe fatto Gesù e lo fa adesso Gesù?”, l’invito di Francesco: “Il mio cuore, assomiglia a quello di Gesù? E se è troppo duro, chiedere questa grazia al Signore: Signore, che io pianga con te, pianga con il tuo popolo che in questo momento soffre. Tanti piangono oggi. E noi, da questo altare, da questo sacrificio di Gesù, di Gesù che non si è vergognato di piangere, chiediamo la grazia di piangere. Che oggi sia per tutti noi come la domenica del pianto”. Il Santo Padre ha terminato la celebrazione con l’adorazione e la benedizione eucaristica, invitando a fare la Comunione spirituale. “Gesù mio, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento dell’altare. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a Te. Non permettere che abbia mai a separarmi da Te”.

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