“Sono tante le emozioni che il Natale genera nel cuore di ognuno di noi e il più delle volte anche per coloro che non si professano cristiani questo tempo dell’anno porta comunque con se delle aspettative speciali”. Si apre così il messaggio di Natale di mons. Stefano Russo, vescovo delle diocesi di Velletri-Segni e Frascati, che invita a rileggere la nascita di Gesù come un evento capace di incidere profondamente nella vita delle persone e delle comunità. Ripercorrendo il primo Natale della storia, il vescovo richiama le attese di Maria e Giuseppe, di Elisabetta e Zaccaria, uomini e donne fedeli al Signore ma coinvolti in un disegno che supera i loro programmi. È lo Spirito Santo a irrompere e a modificare i percorsi, suscitando veri e propri cambi di rotta nella loro storia e in quella dell’umanità. Anche lo stupore davanti alla nascita di Giovanni e alla scelta del suo nome rompe le consuetudini e si traduce in una domanda ancora attuale: “Perché cambiare? Si è fatto sempre così!”. Secondo mons. Russo, il senso profondo del Natale si gioca proprio qui: “Accogliere Cristo nella propria storia spesso significa operare un cambio di rotta”, non perché la strada precedente fosse sbagliata, ma perché si è chiamati a partecipare alla costruzione del Suo Regno. Un cammino che richiede ascolto, poiché diventa determinante lasciarsi guidare dallo Spirito Santo che invita a “cambiare prima di tutto se stessi”. Lo Spirito, ricorda il vescovo, “continua a soffiare su ognuno di noi e sulle nostre comunità” e lo fa anche attraverso il cammino sinodale, che suggerisce la strada e segnala i cambi di rotta necessari “per permettere a Cristo di essere il ‘Dio con noi’” e renderci “portatori efficaci del Suo amore”. Nel ricordare che Natale 2025 coincide con la conclusione del Giubileo, mons. Russo affida infine il suo augurio: “Che questo Natale possa essere quel cambio di rotta che ci rende più prossimi a Dio e fra di noi”, per diventare “autentici Pellegrini di speranza”.