Sarà un Natale che non dimentica gli ultimi e che vuole inviare un forte messaggio di solidarietà e di pace ai tanti poveri che abitano nelle nostre città e ai popoli che soffrono per le guerre nel mondo. Una grande festa che, a partire da Santa Maria in Trastevere – dove nel 1982 si tenne il primo pranzo di Natale con i poveri – si svolgerà in tanti altri quartieri della capitale e in un centinaio di città italiane, con 80mila persone sedute a tavola. Lo stesso appuntamento, nel giorno di Natale, sarà vissuto in una settantina di paesi del mondo, alcuni attraversati da guerre e violenza diffusa, con 250mila invitati. Alle 13 la basilica trasteverina si riempirà di senza dimora, anziani, famiglie in difficoltà, rifugiati, tra cui alcune persone arrivate in Italia grazie ai corridoi umanitari. Per il banchetto della festa, in cui le persone della Comunità si siedono a pranzo con gli invitati, è previsto il menù tradizionale: lasagne, polpettone, lenticchie, dolci natalizi. Ciascuno riceverà un dono personalizzato, come avviene in ogni famiglia. Tutte le iniziative previste sono possibili grazie al sostegno di numerosi volontari e al numero solidale 45586 (attivo fino al 27 dicembre). Tante le iniziative che si stanno organizzando, per tutto il periodo natalizio, con distribuzione di pasti e regali, anche nelle carceri italiane, come a Roma a Rebibbia e a Regina Coeli