“Ho mai pensato di mollare? Quotidianamente. Sento molto la tensione, sono emotivo. Una caratteristica che ho messo nel personaggio di mia figlia nel film, che ha una capacità di non portare a termine le cose”. Così Luca Medici, in arte Checco Zalone, alla presentazione di “Buen camino” nuovo film diretto da Gennaro Nunziante, prodotto da Indiana e Medusa Film con Mzl e Netflix. L’uscita è fissata al 25 dicembre in 900 copie.
Alla domanda sul politicamente corretto, Zalone ha risposto: “Io credo che si debba essere ‘scorretti’, ma in maniera intelligente. Come definisco questo nuovo film? Familiare”. Pungolato sull’ansia da uscita a cinque anni da “Tolo tolo”, ha dichiarato: “Inutile essere ipocriti, ci aspettiamo di incassare. Un incasso che può far bene a tutto il settore”. E ancora: “Mi spaventa la reazione del pubblico più giovane, perché abituato a fruire della comicità in maniera più immediata. Non ha grande attenzione. Speriamo che resista per 90 minuti”.
Sul sodalizio con Nunziante – il regista dei più grandi successi del comico da “Cado dalle nubi” a “Quo vado?” –, Zalone ha sottolineato: “Con Gennaro non abbiamo mai litigato. Capita a volte di prendere strade diverse. Viviamo a distanza di pochi metri a Bari e ci siamo ritrovati”.
Il regista ha chiosato: “Ogni volta che con Luca facciamo un lavoro del genere, partiamo dalla maschera di Checco: un certo tipo di italiano, stavolta ricco e superficiale. L’accostamento con il cammino di Santiago è stridente: l’immateriale che si scontra con il materiale. La commedia indaga su una certa volgarità, sulla società senza padri”.