Ue: democrazia e diritti. Comitato economico e sociale chiede “cooperazione più stretta” fra istituzioni e società civile

“La pressione sulla società civile in tutta Europa è crescente. Per aiutare le organizzazioni a rimanere forti, l’Ue ha bisogno di una cooperazione più stretta e concreta tra le istituzioni dell’Ue e i gruppi della società civile”. Lo scrive il Comitato economico e sociale europeo (Cese) in un comunicato stampa diffuso all’indomani della Conferenza annuale sui diritti fondamentali e lo stato di diritto, in cui si è discusso dello stato della democrazia e delle libertà civili nell’Ue e nei Paesi che si preparano ad aderire all’Ue. Lo Scudo europeo per la democrazia e la strategia dell’Ue per la società civile, presentata dalla Commissione europea il 12 novembre scorso, sono stati in particolare oggetto di analisi. La seconda, soprattutto vede il Cese interessato a svolgere un ruolo chiave nella definizione e nello sviluppo di tale piattaforma, perché “il Cese rappresenta le diverse prospettive socioeconomiche e civiche della nostra Unione”, ha richiamato la vicepresidente per la comunicazione Marija Hanževački. Chiaro il riconoscimento espresso dal commissario Michael McGrath: “Voi rappresentate elementi chiave delle nostre società e contribuite a far sì che le voci locali e nazionali si esprimano a livello europeo”, giocando così oggi “un ruolo più importante che mai”. Dalla conferenza la richiesta di sistemi di allerta precoce che raccolgano informazioni sulle minacce, direttamente dai gruppi della società civile, in modo che possano essere individuate e affrontate più rapidamente.

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