“Agli americani qui, buon Thanksgiving! È un bellissimo giorno per celebrarlo e voglio iniziare dicendo grazie ad ognuno di voi per il servizio che offrite al Vaticano, alla Santa Sede e alla mia persona, ma anche a tutto il mondo”. Lo ha detto il Papa, in inglese, salutando i giornalisti e conversando a braccio con loro durante il volo che da Fiumicino lo ha portato ad Ankara, dove è iniziata la prima tappa del suo primo viaggio apostolico. “Pace” – riferisce Vatican News – è la parola maggiormente usata dal Pontefice per salutare gli 81 giornalisti, cameramen e fotografi provenienti da tutto il mondo che lo accompagnano nel viaggio. “Questo viaggio in Turchia e Libano ha, prima di tutto, un significato di unità, celebrando i 1700 anni del Concilio di Nicea”, ha spiegato: “E io ho desiderato tanto questo viaggio per quello che significa per tutti i cristiani, ma è anche un grande messaggio nel mondo intero. E soprattutto, la presenza mia, della Chiesa, dei credenti sia in Turchia sia in Libano, speriamo possa annunciare, trasmettere, proclamare quanto è importante la pace in tutto il mondo”. Per Leone, quindi, il suo primo viaggio apostolico è un invito “a camminare insieme per cercare sempre di più l’unità, sempre di più l’armonia e guardare al modo in cui tutti gli uomini e tutte le donne possono realmente essere fratelli e sorelle. Al di là delle differenze, al di là delle differenti religioni, dei differenti credi, siamo tutti fratelli e sorelle e speriamo di promuovere pace e unità in tutto il mondo”. I rappresentanti della stampa italiana hanno consegnato al Papa una lettera in cui spiegano le ragioni per cui domani, 28 novembre, aderiranno allo sciopero indetto dalla Federazione nazionale della stampa per il mancato rinnovo del contratto giornalistico, scaduto nel 2016.