Saranno circa 2000 i monumenti, in altrettante città del mondo che domenica 30 novembre si illumineranno per dire no alla pane di morte. La data non è casuale: il 30 novembre del 1786 venne abolita, per la prima volta, la pena di morte in uno Stato, il Granducato di Toscana. Da allora “molta strada è stata fatta nel cammino che porta all’abolizione della pena capitale nel mondo. Ma tanto si può e si deve fare ancora contro questo strumento altamente inumano oltre che inutile, di cui non si è mai dimostrata l’efficacia come deterrente, mentre degrada la dignità degli Stati, riducendoli a meri esecutori di ingiustizia”, spiega la Comunità di Sant’Egidio che da anni porta avanti una campagna in tutti i continenti per giungere ad una moratoria universale . Domenica alle 16.30 una manifestazione al Colosseo, a Roma, accanto all’Arco di Costantino con interventi di Mario Marazziti, Coordinatore della campagna per l’abolizione della pena di morte; Debra Milke, esonerata dal braccio della morte dell’Arizona; Ileana Bello di Amnesty International e di alcuni Giovani per la Pace. Il Colosseo , per l’occasione, sarà lo sfondo di una scenografia digitale Visual Mapping 3D sul tema “Non c’è giustizia senza vita”.