Migrazioni e teologia: Scalabriniani, da domani a Roma una conferenza internazionale

“Migration, a Pilgrimage of Hope”: questo il titolo della conferenza internazionale  che si svolgerà a Roma dal 21 al 23 ottobre su iniziativa dello Scalabrini International Migration Institute (Simi), dell’Università di Notre Dame, della Pontificia Università Urbaniana e dalla Poverty Initiative di Notre Dame, con il patrocinio del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, del Consiglio Conferenze episcopali europee (Ccee), dell’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg) e dell’Unione superiori generali (Usg). Durante la tre giorni teologi, accademici, religiosi, operatori pastorali, rappresentanti delle comunità migranti e rifugiati approfondiranno s il legame tra migrazione, teologia e studi sociali, spiegano i promotori. L’obiettivo della conferenza è quello di offrire uno spazio di riflessione e di dialogo interreligioso aperto a tutti, promuovendo azioni pastorali concrete su questioni cruciali del fenomeno migratorio, quali l’accoglienza, la protezione, la promozione e l’integrazione. L’apertura dei lavori, domani sarà affidata al card. Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e Gran Cancelliere della Pontificia Università Urbaniana, e a don Daniel Groody dell’Università di Notre Dame. A concludere le prime due giornate di incontri e dibattiti sarà, invece, il card.  Fabio Baggio, sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. “Di fronte alle narrazioni distorte sulle migrazioni, esiste il rischio di confondere il fenomeno stesso con le rappresentazioni che ne vengono fatte. Sul piano politico ed economico la migrazione è spesso ridotta a una bandiera, ma dal punto di vista teologico è un luogo in cui Dio rivela la sua volontà. La teologia può offrire contributi concreti nel campo pastorale e sociale, promuovendo una narrazione fondata sul pellegrinaggio di speranza: i migranti, con la loro vita, ci invitano a guardare l’umanità con occhi di fiducia e di speranza”, sottolinea p. Leonir Chiarello, Superiore generale dei Missionari Scalabriniani.  Per p. Aldo Skoda, direttore dello Scalabrini International Migration Institute (Simi), “la ricerca teologica e sociale, al centro di questa conferenza, non è solo un esercizio intellettuale, ma un motore di trasformazione. Attraverso l’indagine rigorosa e il dialogo interdisciplinare, ci aiuta a comprendere più a fondo la realtà delle migrazioni. Fare ricerca oggi significa avere il coraggio di difendere la libertà di pensiero e di mettere il sapere al servizio della verità. Intesa come atto di carità intellettuale, la ricerca diventa un ponte tra culture ed esperienze, un modo concreto di “servire con amore” e di costruire una società più umana e fraterna”. L’incontro si concluderà giovedì 23 ottobre 2025 con una visita a Casa Scalabrini 634, progetto promosso dall’Ascs (Agenzia Scalabriniana per la cooperazione allo sviluppo), che a Roma accoglie famiglie e giovani rifugiati in percorsi di semi-autonomia.

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