“Educare all’affettività, in un mondo sempre più distratto e violento, non è un’opzione, ma un’urgenza educativa. In un tempo in cui i ragazzi sono quotidianamente esposti a modelli, messaggi e contenuti non filtrati provenienti dal web e dai social, la scuola e la famiglia devono allearsi per offrire strumenti di comprensione, discernimento e rispetto reciproco”. È quanto ha dichiarato Adriano Bordignon, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, in merito al ddl “in materia di consenso informato in ambito scolastico” che introduce il requisito del consenso informato dell’esercente la responsabilità genitoriale per la partecipazione dello studente minorenne ad attività scolastiche vertenti su materie di natura sessuale, affettiva o etica.
“La famiglia – prosegue Bordignon – resta sicuramente la prima e insostituibile comunità educante: è lì che bambini e adolescenti imparano il valore dell’amore, della differenza, del rispetto di sé e dell’altro. Tuttavia, è innegabile che oggi molti genitori vivano una fatica crescente nel trovare le parole e i modi per affrontare con i figli temi complessi come il riconoscimento delle emozioni, la corporeità, l’affettività e la sessualità. In questi casi, la collaborazione della scuola, quando rispettosa, trasparente e condivisa, può rappresentare un aiuto prezioso, non una sostituzione. Il consenso informato, strumento previsto e tutelato dalla normativa vigente, rappresenta una garanzia per tutti: è la via per assicurare la trasparenza dei percorsi educativi, il rispetto della libertà educativa dei genitori e la tutela degli studenti da qualsiasi forma di ideologizzazione. Non un ostacolo, ma una barriera di protezione contro semplificazioni e derive ideologiche”.
Secondo Bordignon: “È sicuramente necessario che l’alleanza scuola- famiglia sia autentica. ‘Alleanza’ vuol dire rispetto reciproco del ruolo e delle competenze. Se alla famiglia spetta il compito educativo, la scuola ha il dovere di presentare ai ragazzi modelli valoriali che mettano al centro la persona e la sua dimensione relazionale, superando ed evitando tutti i tentativi di ridurre l’affettività ad ideologie che rischiano di compromettere la serenità e la crescita dei più piccoli”. E conclude: “Come Forum delle Associazioni Familiari sosteniamo la necessità di un’educazione affettiva seria, rispettosa, condivisa, adeguata alle fasi evolutive di bambini e adolescenti, come parte integrante del loro percorso di crescita personale e relazionale”.