“Un appartamento semplice per chi non ama i fronzoli e vuole una casa sempre in ordine. Qui ogni gesto quotidiano è un piccolo passo verso un futuro stabile e sereno. L’appartamento è realizzato con materiali solidi: presenza, ascolto, cura”. “Immagina di svegliarti qui. La luce che entra dalle tende, la moka sul fuoco, e una giornata davanti che sa di cose semplici, quelle che per troppo tempo ti sono mancate. Non è solo una casa, è una storia nuova che inizia. La tua”. Sono due esempi di annunci che propone una speciale agenzia immobiliare alle cui pareti sono affisse numerose offerte di case a Milano, Pavia, Genova, Roma, Napoli. Tutti gli annunci riportano il cartello assegnato, al posto di vendesi o affittasi, sotto la grande insegna l’unica strada è la casa.
Fondazione Progetto Arca si presenta così quest’anno al Meeting di Rimini, dal 22 al 27 agosto alla Fiera di Rimini, proponendo ai visitatori di entrare nel proprio stand per toccare con mano la realtà dell’emergenza abitativa in cui migliaia di persone e famiglie vivono – in Italia più di 100 famiglie al giorno perdono la casa – e dei servizi di housing sociale proposti dalla fondazione come soluzione per recuperare la propria vita, la dignità e l’indipendenza, intraprendendo un percorso di recupero sociale, partendo proprio dalla casa.
Varcata la soglia dello stand, ci sia addentra in un appartamento arredato composto da soggiorno, cucina, camere da letto e bagno: ambienti che costituiscono la normalità di una casa e che spiegano come Progetto Arca offra assistenza, sostegno alimentare e accoglienza abitativa a migliaia di persone povere da oltre 30 anni. I video e i pannelli alle pareti delle stanze, che riportano le testimonianze di donne e uomini accolti, permettono di conoscere tutti i servizi della fondazione: accoglienza, sostegno alimentare, orientamento al lavoro.
Negli ultimi 10 anni Progetto Arca ha aumentato la sua disponibilità di case per l’accoglienza, passando da 27 a 167 in tutto il territorio italiano – con maggiore concentrazione a Milano – messe a disposizione di persone senza dimora, genitori soli e famiglie in emergenza economica e abitativa, richiedenti asilo e rifugiati, proponendo a ognuno un percorso personalizzato di integrazione.
Nell’ultimo anno 9 persone accolte su 10 sono tornate a vivere in una casa propria.
“La casa è un diritto umano fondamentale, il pilastro della vita di ognuno di noi, il punto di partenza per ogni vero percorso di integrazione – dichiara Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca –. Per raggiungere questa integrazione non basta assegnare una casa, è necessario accogliere le persone fragili in luoghi ospitali e funzionali, perché vivere nella bellezza è uno stimolo a credere che sia davvero possibile avere una nuova prospettiva. Da qui le nostre equipe socio-educative e i nostri instancabili volontari iniziano ad accompagnare le persone in un percorso di reale ricostruzione della vita, fatto anche di formazione sulla gestione delle spese e su un piano di risparmio, e di opportunità di lavoro e di socializzazione”. E conclude: “Bellezza, responsabilità e autonomia sono i capisaldi del modello di housing sociale proposto da Progetto Arca”.
Lo stand di Progetto Arca – realizzato grazie a Osama – si trova di fronte all’arena Cdo, padiglione C1.