Nicaragua: ufficialmente confiscato a Jinotepe il collegio San José, che era gestito dalle suore Giuseppine

Il regime nicaraguense di Daniel Ortega e Rosario Murillo ha ufficialmente confiscato il collegio San José de Jinotepe, nel dipartimento di Carazo, che era amministrato dalla congregazione delle sorelle Giuseppine. Questa nuova confisca fa parte di una serie di cancellazioni di personalità giuridiche da parte del Governo di Managua, che recentemente si sono diradate, probabilmente, perché sono rimaste davvero poche le realtà educative e caritative riconducibili alla Chiesa cattolica e ancora presenti nel Paese.
Il collegio San José, ha detto la co-presidente Rosario Murillo, che ha accusato le religiose di “crimini” durante le proteste del 2018, porterà il nome di Bismarck Martínez, simpatizzante sandinista, presumibilmente assassinato durante le proteste del 2018 a Jinotepe. La ricercatrice di temi religiosi Martha Patricia Molina, come riporta il sito indipendente Despacho 505, ha condannato il provvedimento e ha definito le accuse di Murillo come una diffamazione contro la congregazione.
“Oltre a confiscare le proprietà delle suore, la co-dittatrice Rosario Murillo le definisce assassine e torturatrici. Tuttavia, sappiamo tutti che le suore Giuseppine, da quando si sono stabilite in Nicaragua nel febbraio 1915, hanno educato bambini e bambine ai valori cristiani e umani basati sull’amore per il prossimo e sulla pratica della carità”, ha sottolineato Molina.

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