“Indire un bando per l’affitto del ramo d’azienda sanitario, a tutela degli assistiti e dei lavoratori e in continuità con la missione di ispirazione ecclesiale della Fondazione”. È la decisione presa dalla diocesi di Catania riguardo all’Oda (Opera diocesana assistenza), in attesa dell’accredito delle somme erogate dalla Regione per l’acconto del terzo trimestre 2025, la cui mancata erogazione “pesa notevolmente” sui lavoratori. Gli sviluppi della vicenda – informa la diocesi – verranno presentati in una conferenza stampa in programma giovedì prossimo, 7 agosto, alle 10.30, a Catania, presso gli Uffici dell’Oda (Via San Nullo, 23). Interverranno l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, e il presidente del Cda dell’Oda, Filippo Landi. Il bando prevede la definizione di una partnership nella gestione del ramo sanitario dell’Oda con un soggetto specializzato nella gestione di strutture sanitarie e dotato della necessaria solidità finanziaria, che permetta a tutti i dipendenti di percepire un regolare stipendio. L’operazione, inoltre, “è anche finalizzata a tutelare l’Oda rispetto ad operazioni speculative che potrebbero essere messe in atto di fronte alla sua momentanea crisi finanziaria, ponendo a rischio la sua funzione sociale e assistenziale che vede oltre 300 addetti, che devono tornare a ricevere con regolarità le spettanze, ed oltre 1.500 assistiti che hanno sempre avuto nell’Oda un punto di riferimento certo”. L’Oda è uscita da pochi mesi da un periodo di commissariamento, durato otto anni, resosi necessario per affrontare una pesante eredità debitoria del passato. Il Consiglio di amministrazione, insediatosi lo scorso giugno, ha promosso un piano subito straordinario per assicurare all’Oda, in un orizzonte temporale a breve, il superamento delle attuali criticità finanziarie.