“Rimane la preoccupazione per la superficialità di certe conclusioni, che spesso non reggono a un esame più attento del lavoro presentato”. Lo afferma il card. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e custode pontificio della Sindone, a fronte dell’ennesima ipotesi mediatica sull’origine del Telo. Oggetto dell’attenzione è uno studio che propone la tesi secondo cui l’immagine impressa sulla Sindone deriverebbe da un “modello artefatto” e non da un corpo umano. Repole, pur scegliendo di non entrare nel merito delle ipotesi “formulate liberamente da scienziati più o meno accreditati”, esprime rammarico per il clamore che “spesso non regge” a una valutazione accurata. Il porporato ribadisce l’invito a mantenere “la necessaria attenzione critica a quanto viene così facilmente pubblicato”, richiamando il compito affidato al Centro internazionale di studi sulla Sindone, che “assicura il supporto scientifico al custode”.