Giubileo dei giovani: p. Ripamonti (Centro Astalli), la speranza dei migranti in un futuro migliore

A Roma stanno arrivando giovani da tutto il mondo per il loro Giubileo che si concluderà domenica a Tor Vergata con la celebrazione presieduta da papa Leone XIV. Perché non sia solo un grande evento, senza un prima e un dopo, “forse occorrerebbe chiedersi se abbiamo creato le condizioni per un futuro di speranza per i giovani”. sottolinea p. Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli. “A guardarsi intorno in questi mesi e in questi anni – spiega – sembra esserci in atto una sorta di involuzione. Milioni di giovani in molte parti del mondo si vedono rubare il futuro a causa di guerre, violazioni dei diritti umani, genocidi mascherati, disuguaglianze sempre più discriminanti. Sono loro a chiederci ragione della speranza che gli viene negata”. Per il religioso gesuita il futuro “si costruisce insieme e la speranza di futuro ha radici in un presente condiviso. I giovani rifugiati che bussano alle porte del ‘nostro’ Occidente non sono ladri di futuro, ma cercano di inseguire i propri sogni e la speranza in un futuro migliore”.

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