“Certamente il vento e l’erba inaridita per la calura e per la mancanza di piogge hanno alimentato i focolai dell’incendio, ma va denunciato con chiarezza che i roghi sono stati provocati da mani fomentatrici di odio verso il Creato e verso la popolazione: si tratta di gesti criminali, motivati da una pura logica criminale”. Lo ha scritto mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, in una lettera aperta indirizzata ai fedeli della vicaria di San Giovanni Rotondo e letta ieri al termine di ogni messa celebrata nelle chiese della vicaria.
“Sembra che non ci sia pace sul fronte incendi nel nostro amato Gargano e in particolare per San Giovanni Rotondo che è stata assediata quasi a raffica da roghi spaventosi”, ha osservato il presule, denunciando che “l’origine degli incendi è certamente dolosa sia per la successione ravvicinata, sia per la distribuzione sul territorio comunale, coinvolgendo con fiamme alte e in pochi minuti anche alcune abitazioni a motivo del vento che ha caratterizzato le giornate”. “È stata necessaria l’evacuazione di ben 140 persone dalle loro abitazioni nel corso della notte e l’intervento degli indispensabili canadair per domare le fiamme”, ha ricordato l’arcivescovo, secondo cui “siamo di fronte ad una situazione che non ci saremmo mai aspettata: il nostro territorio è in mano ad una criminalità organizzata che si sente libera di fare tutto ciò che vuole e si sente forte e potente da poter organizzare qualsiasi gesto sconsiderato come quelli vissuti in questa settimana”. “Sono mani criminali, sono cuori e menti guidate da logiche mafiose, quelle che hanno fatto scoppiare incendi in diverse parti del territorio garganico, riuscendoci alla grande”, ha ammonito mons. Moscone che, citando il Messaggio di Papa Leone XIV per la prossima Giornata del Creato del 1° settembre 2025, ha si è rivolto a “tutti i sangiovannesi, ai residenti fatti allontanare per precauzione dalle abitazioni, ai pellegrini e ai numerosi malati che hanno avuto bisogno di raggiungere l’ospedale Casa Sollievo, tutti voi, oltre alla paura dell’incendio, avete subito e subite disagi e difficoltà” chiedendo “perdono per quanto accaduto” e dicendosi “al vostro fianco”. “È necessario, da parte di ognuno di noi, un sussulto autentico di rinascita del senso civico e della responsabilità civile!”, l’esortazione dell’arcivescovo, nell’ “invitare fraternamente tutti ad essere sempre pronti nella difesa del Creato, pensando e avendo comportamenti improntati alla logica del bene comune e alla custodia del patrimonio naturale consegnatoci dal Creatore per custodirlo e salvaguardarlo (Gn 2, 15)”. Mons. Moscone ha concluso ribadendo “la denuncia dei gravi misfatti operati da menti e mani di criminali che distruggono la nostra bella terra, mettono a repentaglio persone, abitazioni e attività produttive, oltre che danneggiare l’economia turistica del Gargano, che mostra nell’accoglienza di migliaia di persone autentica professionalità e sensibilità”.