“Il senso dell’accoglienza e dell’ospitalità rivestono un ruolo fondamentale nella vita e nella spiritualità dei credenti. Tali valori sono radicati nella Bibbia e nell’insegnamento di Gesù, il quale prediligeva manifestare gesti di apertura e di compassione verso il prossimo, specialmente verso gli stranieri e coloro che si trovavano in difficoltà. Nella tradizione cristiana l’ospitalità si interpreta come atto di amore, di carità evangelica e manifestazione della Misericordia di Dio”. E’ quanto scrive il vescovo di San Marco Argentano-Scalea, mons. Stefano Rega, annunciando che la diocesi accoglierà, dal 22 luglio al 1 agosto, 50 bambini ucraini nella Colonia San Benedetto di Cetraro. “L’atteggiamento cristiano non si limita alla semplice ospitalità materiale, ma comprende anche l’accoglienza del cuore, l’ascolto e il rispetto verso gli altri, riconoscendo in ogni persona l’immagine di Dio”, sottolinea il presule evidenziato che per “noi credenti l’accoglienza è un valore di solidarietà che si esprime attraverso azioni concrete di rispetto, compassione e generosità”. L’iniziativa dell’accoglienza dei bambini ucraini è della Caritas diocesana in collaborazione con Caritas italiana e grazie agli aiuti che sono elargiti attraverso i finanziamenti Cei per la realizzazione del progetto “Vacanze solidali”. Il dramma vissuto dai bambini ucraini è “profondo e complesso; esso – dice mons. Rega – riflette le conseguenze delle vicende belliche che hanno coinvolto l’Ucraina negli ultimi anni. Questi bambini, spesso costretti a lasciare le loro case, affrontano numerosi traumi e sfide che influenzano il loro sviluppo fisico, emotivo e psicologico. Molti di loro hanno perso familiari, amici o l’ambiente di vita a causa dei bombardamenti e dei combattimenti”.