Diocesi: Acireale, conclusa missione in Guinea-Bissau. Un ponte di solidarietà con pozzi, scuole e ospedali

Si è conclusa la missione della diocesi di Acireale in Guinea-Bissau, promossa dal gruppo “Amici delle Missioni” e composta dal diacono Sebastiano Genco, Vincenzo Caputo, Vincenzo Rizzo, Matteo Casablanca, Agata Pappalardo, Giuseppe Cutuli, Carmen e Stefano Salina.
Durante la permanenza sono stati inaugurati sette nuovi pozzi in diverse località, portando acqua potabile. Al liceo “Giovanni Paolo II” di Bula sono stati ristrutturati quattro servizi igienici e abbellite le pareti con pitture murali realizzate da Carmen Cutuli: “un gesto di bellezza che dona dignità ai giovani studenti del plesso scolastico inaugurato lo scorso anno”, si legge in una nota della diocesi diffusa oggi. La missione ha incluso anche l’incontro con 270 bambini adottati a distanza e ha previsto importanti interventi in ambito sanitario, con l’avvio dei lavori per la costruzione di ulteriori reparti di maternità. Non è mancato il sostegno alimentare: sono stati distribuiti latte per neonati, sacchi di riso destinati alle parrocchie, farmaci salvavita e vestiario per i più piccoli. Il gruppo ha incontrato anche il vescovo, numerosi missionari, sacerdoti ed il ministro della Salute, con il quale ha tenuto un “significativo colloquio volto a esplorare future collaborazioni in ambito sanitario”. “Siamo partiti per donare e siamo tornati avendo ricevuto molto di più”, racconta il diacono Sebastiano Genco: “i volti, gli abbracci, la fede semplice e profonda della gente incontrata ci hanno toccato nel profondo. Abbiamo visto come anche piccoli gesti, come un pozzo o un sorriso, possano diventare segni concreti di speranza. Particolarmente significativa è stata la presenza del gruppo di laici e laiche che hanno condiviso tutto con spirito di servizio e fraternità”. Nel frattempo, è proseguito il cammino missionario, guidato in diocesi da don Orazio Sciacca, con incontri nelle scuole e nelle parrocchie per raccontare l’esperienza vissuta e sensibilizzare alla cultura della solidarietà.
Sono stati, inoltre, avviati momenti di dialogo con alcune realtà del volontariato, per promuovere la conoscenza reciproca e valutare nuove forme di collaborazione, sia sul territorio che a livello internazionale.

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