Salute: Fnomceo, il 10 luglio a Roma una “Carta europea” per metterla al centro dell’agenda Ue

Una “Carta di Roma” per invitare gli Stati membri dell’Unione europea a investire su salute e prevenzione. A firmarla, il 10 luglio prossimo nella Capitale, la Fnomceo (Federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri), insieme agli omologhi di Francia, Germania, Grecia, Portogallo e Spagna. Il Manifesto sarà presentato ufficialmente nel corso del convegno internazionale “La salute come investimento: un impegno europeo”, che si terrà sempre il 10 luglio, a partire dalle 14, presso Villa Aurelia (Largo di San Pancrazio 1-2, a Roma).
“La tutela della salute – afferma il presidente Fnomceo, Filippo Anelli – è un presidio di protezione, un investimento strategico per il futuro e per lo sviluppo dei Paesi europei e deve poter contare su una strategia condivisa e su risorse adeguate. Lo scenario internazionale particolarmente complesso sta comportando una rivalutazione delle linee politiche di tutti gli Stati, non solo di quelli maggiormente coinvolti sui terreni di guerra, con ripensamenti e modifiche delle priorità politiche, operative ed economiche”. Richiamando la  dichiarazione finale del vertice Nato dello scorso 25 giugno, nella quale gli alleati si impegnano a stanziare almeno il 3,5% del Pil annuo entro il 2035 per finanziare i requisiti fondamentali della difesa, e l’1,5% per il comparto della sicurezza, “in questo contesto – avverte -, assicurare ai cittadini i diritti che costituiscono l’essenza stessa dell’Europa diventa una sfida sempre più difficile ma irrinunciabile”.
Dopo i saluti istituzionali – hanno confermato la loro presenza il ministro della Salute Orazio Schillaci con il sottosegretario Marcello Gemmato, invitati il ministro degli esteri Antonio Tajani e il commissario europeo per la Salute Olivér Várhelyi – seguirà, tra l’altro, la presentazione della Carta di Roma. A seguire due tavole rotonde e tre relazioni. Ai lavori interverranno oltre ad Anelli, fra gli altri, José Santos, presidente del Consiglio europeo degli Ordini dei Medici (Ceom); mons. Mariano Crociata, presidente Commissione Conferenze episcopali Unione europea (Comece); Chris Brown, capo dell’Ufficio europeo Oms per gli investimenti in salute e sviluppo, che rielaborerà alcuni risultati dell’ultimo “Rapporto sullo stato dell’equità in salute”.

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