“Dopo cinquant’anni di ministero, siamo ancora felici di essere preti. Abbiamo consumato le nostre forze per il Signore Gesù e per il suo popolo”. Così il card. Oscar Cantoni, vescovo di Como, nell’omelia pronunciata oggi nella cattedrale cittadina, in occasione del 50° anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Accanto a lui, mons. Diego Coletti, vescovo emerito, che celebra il 60° di ordinazione. “Esultiamo il Signore per la fedeltà del suo amore – ha detto Cantoni –. Non ci siamo mai sentiti logorati dall’evangelizzazione, ma rigenerati, giorno dopo giorno, nella gioia del servizio”.
Otto le “risposte” che il porporato ha affidato all’assemblea e, simbolicamente, anche ai giovani che gli chiedono se valga ancora la pena scegliere il sacerdozio. Così ha tratteggiato gli “uomini di Dio, ministri di Speranza” (“così osiamo definirci”): “Non ci siamo mai stancati di parlare di Cristo – ha detto –. Abbiamo amato la Chiesa come madre e sposa, ci siamo fidati della sua guida. Non ci siamo mai sentiti sconfitti, neanche nelle nostre fragilità, perché il Signore ci ha sempre rialzato”.
Cantoni ha ricordato la vicinanza ai poveri, ai peccatori, agli immigrati, ai genitori in difficoltà, a chi ha smarrito la fede. “Abbiamo cercato di essere misericordiosi, meno rigidi, più compassionevoli”. Infine, un grazie al popolo di Dio: “Ci vuole bene, ci corregge, ci spinge a rigenerarci ogni giorno”. E un invito: “Una vita così può essere di consolazione per tutti e un modello per quei giovani che ancora credono che il ministero sacerdotale possa riempire la vita di gioia e pienezza”.