Usa: vescovi, “la Corte Suprema tutela i diritti educativi dei genitori”

“I genitori hanno il diritto di guidare l’educazione dei propri figli, soprattutto su argomenti che toccano la fede e la morale”. Lo dichiara mons. Kevin C. Rhoades, presidente del Comitato per la libertà religiosa della Conferenza episcopale statunitense, commentando la sentenza della Corte Suprema nel caso Mahmoud v. Taylor che ha riconosciuto ai genitori la possibilità di non far partecipare i figli a programmi scolastici ritenuti contrari ai propri valori religiosi. “Le scuole pubbliche nel nostro Paese accolgono famiglie di diverse comunità con convinzioni profonde su fede e morale. Quando affrontano questi temi, dovrebbero rispettare tutte le famiglie”, spiega il vescovo: “I genitori non perdono il loro diritto di essere i primi educatori dei figli solo perché li iscrivono a una scuola pubblica. I genitori della contea di Montgomery non volevano imporre la loro visione religiosa agli altri, ma chiedevano semplicemente di poter esonerare i figli da un programma che offendeva la loro fede”. Mons. Rhoades aggiunge: “È chiaro che i bambini non dovrebbero imparare che la loro identità personale come maschio o femmina possa essere separata dal corpo. Ma se una scuola pubblica sceglie di proporre questi programmi, dovrebbe rispettare chi decide di non parteciparvi. Il consiglio scolastico ha sbagliato a interferire con i diritti dei genitori e sono grato che la Corte Suprema sia intervenuta per correggere questa ingiustizia”.

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