Leone XIV: “rispondere alle sfide di sistemi sociali ed economici che creano miseria e degrado”

(Foto Vatican Media/SIR)

Due fondatori di ordini religiosi che “diventarono vescovi e seppero rispondere alle sfide di sistemi sociali ed economici che, se da una parte aprivano nuove frontiere a vari livelli, dall’altra si lasciavano alle spalle tanta miseria inascoltata e tanti problemi, creando sacche di degrado di cui nessuno sembrava volersi occupare”. Così il Papa ha definito Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e San Giovanni Battista Scalabrini, ricevendo in udienza i vescovi redentoristi e scalabriniani. “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, entrando in contatto con la miseria dei quartieri più abbandonati della Napoli del Settecento, rinunciò a una vita agiata e a una carriera redditizia, abbracciando la missione di portare il Vangelo tra gli ultimi”, ha ricordato Leone XIV a proposito del fondatore dei Redentoristi. “San Giovanni Battista Scalabrini, un secolo dopo, seppe sentire e fare proprie le speranze e le sofferenze di tante persone che partivano, lasciandosi tutto alle spalle, per cercare in Paesi lontani un futuro migliore per sé e per le proprie famiglie”, ha proseguito: “Tutti e due furono Fondatori, diventarono vescovi e seppero rispondere alle sfide di sistemi sociali ed economici che, se da una parte aprivano nuove frontiere a vari livelli, dall’altra si lasciavano alle spalle tanta miseria inascoltata e tanti problemi, creando sacche di degrado di cui nessuno sembrava volersi occupare”. “Mantenere e coltivare anche per il futuro questi rapporti di aiuto fraterno, con generosità e disinteresse, per il bene di tutto il gregge di Cristo”, la consegna finale.

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