Diocesi: mons. Leuzzi (Teramo-Atri) ai giovani, “il cammino quaresimale” ci fa passare “dall’apparenza alla responsabilità”

(Foto diocesi di Teramo-Atri)

“Fin da quando ero giovane, era un periodo guardato con sospetto da tutti, anche da coloro che frequentavano la parrocchia. In fondo, si diceva, se c’è da fare qualche sacrificio o penitenza, per alcuni giorni, con la speranza di qualche ricompensa, lo faccio! La Quaresima era il tempo della tristezza! In realtà non è mai stata proposta così! È il cammino verso l’evento che condiziona la storia dell’umanità: la morte e la resurrezione di Gesù di Nazareth”. Lo evidenzia il vescovo di Teramo-Atri, mons. Lorenzo Leuzzi, nella lettera ai giovani di marzo, nella quale ricorda in apertura di scrivere “mentre siamo uniti tutti insieme con affetto e con la preghiera a Papa Francesco”.
Invitando i giovani a “leggere attentamente il brano del Vangelo di Matteo (Mt 6, 1-6 e 16-18), che ascolteremo nella celebrazione del Mercoledì delle Ceneri”, il presule chiarisce che “la prospettiva della Quaresima è completamente diversa. Anzi, mai come in questo tempo, è il vero cammino verso la modernità!”. Infatti, per mons. Leuzzi, il cammino quaresimale è “il cammino dall’apparenza alla responsabilità!
Oggi facciamo fatica a vivere il tempo moderno perché non riusciamo a scoprire la vera realtà di noi stessi: chi sono? È la società che mi dice chi sono!”. Nel Vangelo di Matteo, “il Signore ci invita ad andare al centro della nostra vita: non è ciò che facciamo che ci rende moderni, ma il nostro essere responsabili! Molti rifiutano questa domanda perché la considerano vecchia e inutile! Nel passato poteva non essere decisiva”. Oggi, invece, sottolinea il vescovo, “chi non ha il coraggio di affrontare questa domanda rischia di vivere nell’illusione di essere moderno e di sperimentare la delusione della propria vita”.
Ricordando che “il tempo corre veloce e recuperarlo per rispondere alle domande della vita sarà sempre più difficile!”, il presule fa presente che a Quaresima c’è questa “grande possibilità”: “Il cammino quaresimale ci invita a non aver paura di riflettere sulla mia vita: apparenza o responsabilità? Ricordo le parole di Gesù: ‘Il Padre tuo che vede nel segreto’. Non abbiate paura di aprire il cuore e la mente per evitare di confondere il successo con la crescita personale. Se non ci sei tu, ci sarà qualcuno al tuo posto. Ma allora sarai un numero! Il cammino quaresimale è un grande dono per tutti. Chi vive nell’ apparenza non ha bisogno di chiedere perdono. Chi vuole essere responsabile scopre che poteva fare di più e meglio. Sei già in cammino? È ancora troppo poco. Quando ascolteremo l’annuncio della resurrezione scopriremo che possiamo sempre ripartire, perché Lui è sempre con noi. È la vera modernità!”.
Mons. Leuzzi conclude la lettera invitando i giovani agli incontri foraniali “per camminare insieme e incoraggiarci ad essere pellegrini di speranza dove il Signore ci conduce”.

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