La Caritas diocesana di Pozzuoli, attraverso il suo direttore padre Giuseppe Carulli e in piena sintonia con il vescovo Carlo Villano, segue costantemente l’evolversi della crisi bradisismica nell’area flegrea. La diocesi di Pozzuoli è interessata poiché nel suo territorio rientra l’area dei Campi Flegrei che comprende i quartieri occidentali di Napoli (Fuorigrotta, Bagnoli, Soccavo e Pianura) e i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Quarto e Monte di Procida. L’incremento dei terremoti dal 2023, accompagnato dal sensibile sollevamento del suolo, ha destato in questi anni molti disagi tra la popolazione. Ora c’è “una rinnovata preoccupazione per i frequenti sciami sismici. Ciò crea sfiducia tra la popolazione, la quale necessita, giustamente, di risposte rapide e concrete da parte delle istituzioni”.
“Siamo vicini alle nostre sorelle e ai nostri fratelli più fragili; agli ammalati negli ospedali e a casa, alle persone con disabilità e alle loro famiglie, ai bambini e agli anziani soli – si legge in una nota della Caritas –. Siamo vicini alla popolazione che ha abbandonato l’abitazione per paura o per l’inagibilità e sta vivendo il grave disagio di non poter vivere tra i propri affetti”. Poi alcune richieste: “Chiediamo alle istituzioni locali e nazionali di trovare le giuste e immediate soluzioni per ridurre il rischio dei danni a persone e a cose sia nella fase attuale che nel prossimo futuro. Chiediamo alle nostre sorelle e fratelli di non cedere allo sconforto e alla rabbia ma di avere fiducia nelle istituzioni, di informarsi attraverso la comunità scientifica accreditata, vale a dire l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e l’Osservatorio vesuviano, e di conoscere le disposizioni di sicurezza predisposte dal Dipartimento della Protezione civile. Chiediamo altresì alla popolazione di collaborare con le istituzioni nazionali e locali e, allo stesso tempo, di muovere, se è il caso, critiche costruttive e proposte utili per la collettività”.
Un ringraziamento alle “istituzioni che hanno espresso, con parole e azioni, vicinanza alla nostra popolazione come la Prefettura, i sindaci e gli amministratori dei comuni interessati e, non per ultimi, i tantissimi volontari che stanno dimostrando nei fatti la loro solidarietà alla popolazione colpita”.
I parroci e i collaboratori delle Caritas parrocchiali aggiornano quotidianamente la Caritas diocesana dei bisogni manifestati dalla popolazione nelle zone interessate: “Così come è nello stile della Caritas, noi ascoltiamo le ansie, le paure, i bisogni espressi dalla nostra gente e proviamo, nei limiti delle nostre possibilità, a dare il nostro contributo spirituale e materiale così come abbiamo sempre fatto nel corso delle precedenti emergenze che hanno coinvolto i Campi Flegrei. Siamo altresì in collegamento con la Caritas Italiana che periodicamente informiamo sull’andamento del fenomeno sismico”.