Il Tribunale Ecclesiastico sia “il segno tangibile dell’agire della Chiesa nel nostro territorio” e della sua attenzione verso le persone che si rivolgono alle sue aule. Lo ha detto ieri mons. Fortunato Morrone, arcivescovo di Reggio Calabria-Bova e Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, nonché moderatore del Teic (Tribunale Ecclesiastico regionale Calabro) introducendo l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2025 del Teic e del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Calabro di Appello (Teica) che si è svolto a Reggio Calabria. A ribadire la natura pastorale della giustizia ecclesiastica è stato mons. Claudio Maniago, arcivescovo di Catanzaro-Squillace e Moderatore del Teica che ha richiamato la riforma del processo matrimoniale voluta da Papa Francesco. Per Mons. Maniago oggi abbiamo bisogno di “una Chiesa sempre più vicina e accogliente verso donne e uomini feriti, fragili e bisognosi di carità, compassione e misericordia”. A presentare i dati mons. Vincenzo Varone, Vicario Giudiziale del TEIC. Il lavoro del TEIC nel 2024 evidenzia – ha detto mons. Varone – che “abbiamo portato a termine 114 cause; di queste 3 sono state archiviate per perenzione, abbiamo dichiarato la nullità per 106 matrimoni, abbiamo dichiarato invece che non consta la nullità per 5 cause. I processi pendenti, al 31 dicembre 2024, sono attualmente 137”. La provenienza delle cause decise vede Reggio Calabria-Bova con 27; Crotone-S. Severina 22; Catanzaro-Squillace 20; Oppido M.-Palmi 10; Lamezia Terme e Mileto-Nicotera-Tropea 9; Rossano-Cariati 5; S. Marco Argentano-Scalea 4; Locri-Gerace 3; Cassano allo Ionio 2; Lungro 0. Mons. Varone ha spiegato che “noi calabresi, con il centro-sud del nostro paese, siamo ancora portatori di valori che in altri contesti italiani stentano a trovare spazio, e riferisco questo facendo una lettura personale degli ultimi dati sui processi di nullità matrimoniale svolti dagli attuali 49 tribunali ecclesiastici in Italia: nel giro di 5 anni dal 2019 al 2023 vi è stato un calo complessivo di richieste che si aggira intorno al 18% per i processi ordinari e del 35% per i brevior: siamo passati da 3090 a 2576 con i processi ordinari e da 243 a 147 con i processi brevior”. E’ stata evidenziata inoltre l’importanza di istituire in ogni diocesi uffici di consulenza pastorale per accompagnare le famiglie. A tenere la prolusione è Domenico Bilotti, docente di Diritto Canonico e Matrimoniale presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, sul tema: “Chiesa e Stato nell’amministrazione della giustizia ecclesiastica; i requisiti per un dialogo efficace a servizio delle strutture giudiziarie”.