“San Ponziano è la lettera vivente della Chiesa di Spoleto-Norcia. Oggi, più che mai, la memoria delle nostre radici è fondamentale per il futuro della comunità”: lo ha detto oggi l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, celebrando in duomo il 1850° anniversario del martirio del patrono San Ponziano. Il presule ha invitato a “non dimenticare le tradizioni e le memorie, poiché solo così un territorio può mantenere la sua consistenza e vitalità” ed ha esortato a riflettere “sull’importanza dell’identità spoletina in un mondo sempre più segnato dalla secolarizzazione”. La giornata è iniziata con un momento di preghiera al Ponte Sanguinario, il luogo del martirio del giovane Ponziano, seguito da una processione che ha condotto l’arcivescovo e i presbiteri dalla Cappella Palatina del Palazzo Comunale alla Basilica Cattedrale. Durante il corteo, è stato trasportato il nuovo reliquiario che ospita la sacra testa di San Ponziano, realizzato per l’occasione da artigiani romani e ispirato alla Cattedrale di Spoleto. Il reliquiario contiene la busta con i nomi degli offerenti, come segno di un rinnovato impegno della comunità verso la propria fede. Il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, ha preso parte alla giornata, accendendo il cero al Ponte Sanguinario e partecipando alla preghiera. Numerose autorità, tra cui la presidente della Giunta Regionale dell’Umbria Stefania Proietti e il prefetto di Perugia Armando Gradone, hanno presenziato alla cerimonia. La giornata si è conclusa con un tributo musicale offerto dal gruppo di ottoni della Banda Musicale di Spoleto, che ha reso omaggio al patrono della città.