È di oltre venti morti, tra i quali due bambini, di 18 feriti, tra cui tre minori, e di alcuni dispersi il bilancio del gravissimo incidente avvenuto la sera del 3 ottobre a Mestre, nel quale un pullman con a bordo alcuni turisti, molti stranieri di diverse nazionalità, diretti ad un camping di Marghera, è precipitato dal cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l’autostrada A4, facendo un volo di circa 30 metri.
Il card. Matteo Maria Zuppi in un videomessaggio inviato a Lampedusa per la commemorazione ecumenica intitolata “La memoria e l’impegno” al Santuario della Madonna di Porto Salvo, durante la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, che ricorda il naufragio di 10 anni fa davanti alle coste lampedusane in cui morirono 368 persone.
Il 3 ottobre 2013 l’isola nel Mediterraneo fu scenario dell’ennesimo naufragio di migranti. In un solo giorno trovarono la morte 368 persone. “Persone non numeri”, ripete oggi Pietro Bartolo, allora medico di Lampedusa. Nelle sue parole la tragedia vissuta sul molo Favarolo, i bambini morti… Oggi, divenuto eurodeputato, prosegue il suo impegno per assicurare umanità, accoglienza e diritti a chi scappa da povertà, guerra e cambiamenti climatici. Forte il richiamo alla politica per una soluzione che vada oltre l’Accordo di Dublino.
Sale la tensione nei Balcani tra il Kosovo e la Serbia dopo l’attacco, compiuto da un gruppo di uomini armati, a Banjska, nel nord del Kosovo, e terminato con quattro morti. L’influenza della Russia e il ruolo della Nato nelle parole di Claudio Bertolotti, direttore esecutivo di Start InSight ed esperto dell’Ispi.
“Laudate Deum”, è questo il titolo della prossima esortazione apostolica di Papa Francesco, che sarà resa pubblica il 4 ottobre. A rivelarne il titolo è stato lo stesso Papa Francesco ricevendo in udienza i partecipanti ad un incontro di rettori delle università pubbliche e private latinoamericane. In quella occasione il Papa è tornato su temi a lui molto cari come cambiamenti climatici, migrazioni ed esclusione sociale.
Il Santo Padre ha tenuto la sua meditazione nella Veglia ecumenica “Together”, davanti a 18mila persone che per otto minuti hanno pregato in silenzio. Soffermandosi sull’importanza del silenzio nella vita del credente, nella vita della Chiesa e nel cammino di unità dei cristiani, quello di Bergoglio è stato un monito preciso a salvaguardare lo spazio sacro del silenzio anche nel Sinodo che inizia il 4 ottobre, caratterizzato dall’ascolto.
Quello che la sofferenza degli innocenti snuda, è la durezza di cuore dei presunti adulti, e l’insanabile debolezza che nasconde. Le lacrime di un bambino, la sua silenziosa malinconia che non parla per non turbare il genitore bisognoso di conferme, il cuoricino che si chiude per non sentire e non far sentire il dolore…
Papa Francesco, nell’udienza di oggi in piazza San Pietro, ha tracciato un bilancio del suo recente viaggio apostolico a Marsiglia, dal quale “è uscito uno sguardo sul Mediterraneo semplicemente umano, non ideologico, non strategico, non politicamente corretto né strumentale”.
Immaginiamo la nostra vita che si snoda su una strada. Se analizziamo il nostro comportamento, ci accorgiamo che spesso camminiamo distratti e non ci poniamo delle domande. Solo quando rientriamo in noi stessi, siamo capaci di chiederci dove stiamo andando e dove ci porta il cammino.
Incominciando ad ascoltare il profondo, possiamo trovarci sulla soglia del Mistero ed accogliere le domande che interrogano la nostra esistenza. Allora avvertiamo l’urgenza di prendere la vita tra le nostre mani per qualificarla, per darle un senso. Scopriamo, lungo il cammino, che di tanto in tanto bisogna fermarsi, riguardare le coordinate geografiche del nostro esistere per confermare, rettificare o addirittura cambiare strada e chiederci se la via imbroccata è quella che ci permette di raggiungere la pienezza di vita.
Il card. Zuppi ha aperto il Consiglio permanente della Cei con un’introduzione a tutto campo: guerra, migrazioni, violenza tra i giovani, sessualità, femminicidi, povertà, denatalità, “working poor”, morti sul lavoro tra i temi trattati. No alle “polarizzazioni” nella Chiesa, “il processo sinodale è una grande occasione di rinnovamento e affratellamento”.
“Quella indicateci da Papa Francesco a Marsiglia è una vocazione stimolante: rendere questo crocevia di popoli, religioni e culture un luogo in cui nasca una vocazione di bene, di pace, per il Mediterraneo e per il mondo”. Mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, parla dell’impegno della Chiesa italiana per garantire ai migranti la libertà di costruire un futuro migliore.
“Il punto cruciale per tutti noi e per i Paesi europei, è se la persona umana rimane davvero il principio su cui regolare ogni scelta sociale e politica, oppure no. In questo senso siamo dinanzi a un bivio di civiltà. Se non si comprende questo, la nostra umanità è in pericolo”. Mons. Mariano Crociata, presidente dei vescovi dell’Unione europea, traccia un bilancio sugli Incontri del Mediterraneo che si sono svolti a Marsiglia, dal 17 al 24 settembre.
Si svolge ogni notte dallo scorso novembre, iniziando alle 22.30 e terminando spesso anche dopo l’1.00. È un servizio di assistenza ai migranti e transitanti sorto a Gorizia dall’attenzione e la premura di alcune persone, toccate da questa situazione.
L’incontro con un gruppo, sorto spontaneamente, che presta servizio per fornire un po’ di viveri e qualche ricambio alle numerose persone che, in transito a Gorizia nel corso del loro viaggio, non hanno un posto dove trascorrere la notte.
Il viaggio dei giornalisti dei settimanali cattolici in Terra Santa, vincitori delle edizioni 2019 e 2020 del concorso “Selezione nazionale ‘8xmille senza frontiere’”, ha fatto tappa a Betlemme per confrontarsi con il mondo della disabilità in Palestina, attraverso l’incontro con il progetto “Yalla!”, che aiuta a parlare bambini, ragazzi e giovani con difficoltà uditive insegnando loro a leggere le labbra e l’espressione del volto.
Ai giovani di Betlemme non servono solo aule e materiale didattico per studiare, ma anche una possibilità concreta di poter decidere il loro futuro. Questo è quanto venuto fuori dall’incontro che i giornalisti dei settimanali cattolici in Terra Santa, hanno avuto con i giovani studenti dell’ultimo anno della scuola “College des Fréres di Betlemme” che rientra tra i progetti finanziati dalla Cei con i soldi dell’8xmille alla Chiesa cattolica.
“Il prossimo piano nazionale sulla disabilità sarà operativo: non un trattato di filosofia, ma una risposta concreta alle esigenze delle persone. Per farlo era fondamentale che le linee guida su cui lavorare fossero condivise e accogliessero le voci del territorio. Il piano sarà fondamentale per la programmazione dei prossimi anni”. Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità, traccia un bilancio di ExpoAid 2023.
FISH “Avanti con legge delega e riforma del lavoro”
FAND “Puntare su inclusione scolastica, rivedere le provvidenze economiche”
Raggiunto telefonicamente dal Sir, parla l’amministratore apostolico dei cattolici di rito armeno dell’Europa dell’Est e lancia un appello: “Non abbandonateci. Quello che sta succedendo è una cosa terribile. Il governo azero ha deportato gli armeni nel corridoio di Lachin”.
Ci sono vittime anche tra la popolazione civile. A denunciarlo è un Report della Caritas Internationalis sulla situazione in Nagorno Karabakh e sulle conseguenze dell’azione militare condotta dall’Azerbaigian contro la pacifica popolazione armena dell’Artsakh.
Rispetto alle migrazioni “credo che occorra, di fronte a un fenomeno così, pensare in maniera adeguata. Altrimenti sarebbe come usare strumenti rudimentali e superati di fronte a fenomeni totalmente nuovi. Anche per questo, ad esempio, le regole di Dublino sono preistoria”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rispondendo alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa al termine della visita in Sicilia di Frank-Walter Steinmeier, presidente della Repubblica federale di Germania.
“Ora si respira un po’ ma la situazione a Porto Empedocle è speculare a quella di Lampedusa”, dice al Sir Valerio Landri, direttore di Caritas Agrigento. Nei giorni di maggiore affollamento all’interno della tensostruttura – con donne, uomini e bambini insieme – Caritas è stata chiamata dalla prefettura per un aiuto nell’accoglienza.
“Quando una persona soffre, è un dovere imprescindibile andargli incontro e aiutarlo. E di conseguenza tutto ciò che va contro questo principio, non è conforme a ciò che riteniamo essere umano e ancor meno conforme al Vangelo”. I vescovi del Mediterraneo uniti a Marsiglia inviano all’Europa un messaggio chiaro e inequivocabile.
“Una Chiesa attiva e con questa gioia della fede che non si preoccupa di grandi numeri o di riconoscimenti esterni, ma che cerca di camminare con semplicità nelle vie del Vangelo”: così il prefetto apostolico di Ulaanbaatar descrive la piccola comunità cattolica, dopo la visita del Papa che è stata un momento di gioia per tutta la popolazione, non solo quella cattolica.
“Haiti è sull’orlo dell’abisso e non si può restare a braccia conserte!”. Mons. Max Leroy Mésidor, arcivescovo metropolita di Port-au-Prince, lancia l’ennesimo appello perché la popolazione haitiana, sempre nella disperazione, riceva un aiuto tangibile dalla comunità internazionale: “È molto difficile continuare la nostra opera di evangelizzazione, ma la Chiesa è ancora in piedi”.
La guerra contro l’Ucraina sta fiaccando anche la Russia che ha bisogno di munizioni. L’alleanza con la Corea del Nord, ravvivata dal recente incontro fra Kim Jong-un e Vladimir Putin, potrebbe essere cruciale per il Cremlino ma aprire allo stesso tempo ulteriori scenari. Per Alessandro Politi, direttore della Nato defense college foundation (Ndcf), i due Paesi sono in relazione da tempo sotto l’occhio attento della Casa Bianca.
Il card. Matteo Maria Zuppi, inviato del Papa Francesco, è stato ricevuto oggi, presso il Ministero degli affari esteri della Repubblica Popolare Cinese, da Li Hui, rappresentante speciale per gli Affari euroasiatici. Il colloquio, spiega la Sala Stampa della Santa Sede, “svoltosi in un clima aperto e cordiale, è stato dedicato alla guerra in Ucraina e alle sue drammatiche conseguenze”.
“La missione del card. Zuppi a Pechino è molto importante perché la Cina è un grande giocatore geopolitico che ha dichiarato sempre di essere disposto a collaborare per la pace”. Lo ha detto Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, commentando la missione di pace che il card. Matteo Zuppi sta compiendo in questi giorni in Cina.
L’annuncio al termine dell’udienza generale di oggi: “È necessario schierarsi al fianco delle vittime delle ingiustizie ambientali e climatiche, sforzandoci di porre fine all’insensata guerra alla nostra Casa comune, che è una guerra mondiale terribile”. Nella catechesi, il Pontefice ha presentato la vita e la testimonianza di fede di Kateri Tekakwitha.