Alessandro Politi, direttore del Nato defence college foundation (Ndcg), commenta a caldo l’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti che indubbiamente cambieranno la direzione nei rapporti internazionali e l’approccio ai grandi temi globali, a cominciare dal ruolo giocato nell’Alleanza Atlantica.
Intrappolati tra due mondi. I giovani di seconda generazione, nati e cresciuti in Italia, vivono un continuo limbo. Troppo stranieri nei lineamenti per essere considerati italiani dalla società e troppo italiani nei comportamenti per le famiglie. In casa assorbono i valori tradizionali trasmessi dai genitori: sacrificio, studio, forti legami familiari, sobrietà. Fuori si confrontano con una società percepita come consumista e sguaiata. È il quadro che emerge da “I nuovi italiani nella diocesi di Roma”, rapporto commissionato dalla diocesi di Roma e curato dall’Istituto di ricerche internazionali archivio disarmo.
Nel contesto del laboratorio “Aula G” condiviso con le Scuole Medie Fma, è stata sviluppata una nuova applicazione di Intelligenza artificiale. Il software gratuito, pensato per gli Animatori della Cultura e della Comunicazione parrocchiali (Anicec), è stato sviluppato a partire da una loro esigenza e con il loro coinvolgimento.
“In questo momento, i cieli della penisola coreana sono oscurati da nubi pesanti di odio e rancore come mai prima d’ora. Molti temono che queste nubi si trasformino in un torrente di conflitto armato”. Con queste parole cariche di preoccupazione comincia l’appello che i vescovi cattolici coreani hanno lanciato oggi al Paese a seguito dell’aumento della tensione nella penisola coreana.
“Quanta tristezza quando si vede che si confida soprattutto nei mezzi umani e si affida ogni cosa oggi al management di turno!”. Lo ha esclamato il Papa, nella parte finale della sua “lectio magistralis” alla Pontificia Università Gregoriana, durata circa 45 minuti e lungamente applaudita. “Come va il vostro rapporto col Signore? Come va la tua preghiera? È meramente formale, o non c’è? Dov’è il tuo cuore”, ha chiesto Francesco ai presenti.
L’anno elettorale per eccellenza, che ha visto metà della popolazione mondiale al voto, con risultati che quasi mai hanno premiato il governo in carica, avrà oggi il suo culmine nelle elezioni statunitensi.
Dal 15 al 17 novembre si terrà a Roma la Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, una delle tappe della “fase profetica”, ultimo tratto del Cammino sinodale nazionale. Nella Basilica di San Paolo fuori le mura si ritroveranno 1.200 delegati e vescovi per confrontarsi sui Lineamenti, il testo che raccoglie i risultati finora raggiunti e propone alcune traiettorie pratiche.
Nell’immaginario comune la santità è qualcosa di antiquato, di noioso, relegato ai santini o ad un’élite di fedeli che trascorrono le giornate in chiesa ma non è così: “Non possiamo fermarci e decidere di essere santi, noi possiamo assecondare l’opera di Dio”.
La laica, fidei donum della diocesi di Reggio Emilia, non è un medico. È laureata in Ingegneria civile ma alla cura degli altri dedica l’intera vita. Dal 2008 vive e opera come missionaria nella spettacolare isola africana sull’Oceano Pacifico. Un video ne racconta la testimonianza.
Il card. O’ Malley ha presentato il Rapporto annuale sulle politiche e le procedure della Chiesa per la tutela dei minori. “Preoccupante mancanza di strutture di segnalazione” e “assenza di statistiche affidabili”. Tra le proposte, “attivare ad uno standard universale”. Tra le proposte, un’enciclica su questa materia.
Presentati gli eventi culturali in programma a Roma prima dell’apertura ufficiale del Giubileo. Il 24 dicembre alle 19 in piazza San Pietro il Papa presiederà la messa con l’apertura della Porta Santa. Il 26 dicembre aprirà la Porta Santa nel carcere di Rebibbia.
Il Santo Padre ha concluso il Sinodo sulla sinodalità annunciando di non voler pubblicare un’esortazione apostolica post-sinodale, ma ha messo a disposizione del popolo di Dio il documento finale. “Aprire le porte, senza erigere muri”.
Il documento finale del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità è stato interamente approvato con la maggioranza dei due terzi. La parte relativa al ruolo delle donne nella Chiesa è quella che ha ricevuto il maggior numero di voti contrari.
“Ciò che questo documento esprime ci permette di scoprire che quanto è scritto nelle Encicliche sociali Laudato si’ e Fratelli tutti non è estraneo al nostro incontro con l’amore di Gesù Cristo, perché, abbeverandoci a questo amore, diventiamo capaci di tessere legami fraterni, di riconoscere la dignità di ogni essere umano e di prenderci cura insieme della nostra casa comune”. Papa Francesco sintetizza così il sintetizza il “filo rosso” che lega la sua quarta enciclica a tutto il suo magistero. Un invito a “ritornare al cuore”, in una società liquida e sconvolta dalle guerre.
“Eravamo dell’idea che la solidarietà e l’empatia dovessero rivolgersi particolarmente alle persone. Ma stiamo scoprendo quanto l’azione volta alla tutela della casa comune sia anch’essa rivolta all’uomo che beneficia così di un ambiente più salubre e capace di fornire servizi che favoriscano la vita di tutti i giorni specie nelle aree più povere e degradate”, dice al Sir il presidente di Greenaccord, tracciando un bilancio del XVI Forum internazionale per l’informazione sulla salvaguardia della natura.
Si chiama Super, acronimo di “Support Ukrainian Population for Emergency and Rehabilitation”, ed è un progetto co-finanziato, con 1,8 milioni di euro dall’Aics (Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo) e implementato con 130mila euro da Caritas Italiana, e svolto con la collaborazione di Vis, Congregazione Salesiana, Caritas Spes, Caritas Ukraine, Caritas Poltava, Caritas Kamianske e Caritas Kharkiv.
“I colloqui intercorsi hanno permesso di valutare quanto finora compiuto per il ricongiungimento familiare di minori e lo scambio di prigionieri, di feriti e delle spoglie dei caduti”. È quanto si legge in un comunicato della Santa Sede sulla visita del card. Matteo Zuppi, inviato dal Papa per la sua seconda visita a Mosca, svoltasi dal 14 al 16 ottobre, “in continuità con la missione affidatagli da Papa Francesco”.
“Che cosa spero io sinceramente? Spero solo in un miracolo di Dio che ha una solo parola, molto chiara: conversione del cuore. Finché non si convertono i cuori, sperare in buona soluzione, è sperare in niente”. Risponde così mons. Maskym Ryabukha, vescovo dell’esarcato greco-cattolico di Donetsk, alla domanda sui tentativi dei “piani di pace” che si discuteranno oggi a Bruxelles alla presenza del presidente ucraino Zelensky.
“Ritessere fiducia” è il tema scelto per la IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi che la Chiesa italiana celebra il 18 novembre. “Al cuore di ogni relazione umana, personale o comunitaria, vi è un atto di fiducia. Affidarsi è anche il movimento che anima la fede di ogni uomo e donna credente”, scrive Chiara Griffini, presidente del Servizio nazionale tutela minori e adulti vulnerabili della Cei, nel testo che accompagna i sussidi.
Gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2024 rappresentano il 9% della popolazione. La maggioranza (58,6%) vive al Nord, il 24,5% al Centro, il 16,9% nel Mezzogiorno. E sono più di 200.000 i cittadini stranieri che nel 2023 hanno acquisito la cittadinanza italiana. Ecco alcuni dati della XXXII edizione del Rapporto Immigrazione Caritas e Migrantes.
Più centri d’ascolto coinvolti nella rilevazione (168, invece dei 137 del 2022, cui si aggiungono i 3 servizi diocesani Sam, Sai e Siloe); più utenti incontrati e censiti (17.238, con un aumento del 17,9% rispetto all’anno precedente); più richieste di aiuto e intervento registrate (59.354, +24% rispetto al 2022). Il “Rapporto sulle povertà nella diocesi ambrosiana – Dati 2023” è stato presentato oggi, vigilia della Giornata mondiale di lotta alla povertà.
Il Consiglio dei ministri ha varato il disegno di legge di bilancio per il prossimo anno e ha messo in conto 5 miliardi in più rispetto alle previsioni della vigilia. Il provvedimento conferma, rendendoli strutturali, due interventi già in atto: il taglio del “cuneo fiscale” e l’accorpamento su tre scaglioni delle aliquote Irpef, due poste che da sole valgono quasi la metà dell’intera operazione. Tra le novità alcune misure per la natalità e la famiglia.