“Quest’anno per la prima volta non abbiamo invitato le istituzioni. Chi vorrà intervenire lo farà esclusivamente a titolo personale”: è quanto scrive il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, nel suo messaggio diffuso in occasione del 9° anniversario del terremoto del 24 agosto 2016 che devastò il Centro Italia. “Lo abbiamo deciso per due ragioni – spiega il primo cittadino -: per ribadire il ruolo privato del dolore che deve essere vissuto intimamente dai cittadini, specialmente dopo tante passerelle. E poi, per dare un segnale politico a fronte di tante promesse non mantenute, che hanno a che vedere col nostro impegno e lavoro amministrativo”. A corredo del messaggio il sindaco elenca, oltre a svariati risultati conseguiti dalla Amministrazione nel campo della ricostruzione, anche alcune delle promesse, a suo dire, non mantenute dalle Istituzioni come “I tavoli chiesti in passato alla Regione per risolvere definitivamente la questione dell’Alberghiero; siamo ancora in attesa di una risposta, sempre dalla Regione Lazio, sulla rendicontazione del Cas che ancora deve essere rimborsato dalla Protezione Civile. In questi giorni abbiamo mandato la 40ma integrazione. Come Comune abbiamo anticipato 8 milioni di euro attinti dalle donazioni, ma i soldi non sono infiniti; abbiamo circa 80 Sae libere che andrebbero riqualificate e sistemate. Servirebbero 900mila euro, ma anche qui attendiamo una risposta dalla Regione. Io non posso indebitare il Comune. L’affitto calmierato copre solo la metà dei costi e le case ricostruite sono ancora poche”. Contestualmente al messaggio il Comune ha diffuso il programma degli eventi di commemorazione che, come tradizione, prevede, il 24 notte, la veglia presso l’Auditorium della Laga, con il raduno alle ore 1,30 e poi, a seguire, partenza della fiaccolata per il centro storico, con arrivo presso il monumento alle vittime al parco “Don Minozzi”. Alle ore 3,36 lettura nomi delle vittime e rintocchi solenni del campanone. La mattina del 24 agosto, alle ore 10.30, la deposizione delle corone di fiori presso il monumento alle vittime del terremoto. A seguire la messa presso il Palazzetto dello Sport, officiata dal vescovo di Rieti, mons. Vito Piccinonna.