Gaza: Valastro (Croce Rossa), violenza e guerre nella Striscia e nel mondo, “diritti umani, vita e dignità non hanno eccezioni”

“Nei giorni in cui l’invasione a Gaza City porta davanti agli occhi del mondo nuove immagini di violenza, in cui la popolazione in Ucraina è un bersaglio, in cui i civili soffrono a causa della guerra in Sudan, il 22 agosto ha per noi tutti un sapore amaro. Le crisi umanitarie stanno aumentando, come gli attacchi alla popolazione civile e agli operatori umanitari”. Così si esprime Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa italiana, oggi, 22 agosto, in occasione dell’anniversario della firma della prima Convenzione di Ginevra. “Sono oltre 50 i nostri colleghi uccisi dagli attacchi nella Striscia di Gaza, in quella terra in cui hanno perso la vita quasi 20mila bambini e altri 300mila sono a rischio malnutrizione ma che è uno solo degli oltre cento conflitti in tutto il mondo. Nel 1864, proprio in questo giorno, ci fu una svolta fondamentale per l’umanità: 12 Stati europei firmarono la prima Convenzione di Ginevra, un documento ispirato dalle idee e dall’azione di Henry Dunant e pilastro del diritto internazionale umanitario. Venivano stabilite regole universali per la protezione delle vittime nei conflitti, veniva previsto l’obbligo di estendere senza alcuna discriminazione le cure a tutti i militari feriti e malati, il rispetto del personale medico, del materiale e delle attrezzature sanitarie, riconoscendo nell’emblema della Croce Rossa un simbolo di neutralità”.
Valastro aggiunge: “A 161 anni dalla sottoscrizione della Convenzione, viviamo un momento in cui nelle zone di guerra l’assistenza ai civili e alle vittime dei conflitti non è garantita, in cui la popolazione non ha accesso agli aiuti, in cui si spara sulla Croce Rossa. Davanti a tutto ciò, questo anniversario ci fa comprendere ancora di più l’importanza di difendere i valori e i Princìpi che il 22 agosto del 1864 cambiarono per sempre la storia del mondo. Non accetteremo mai la violenza come mezzo o compromesso e ancora oggi, di fronte alle atroci sofferenze a cui assistiamo, siamo lì dove c’è bisogno di aiuto, dove chi viene ferito, chi necessita di cure e supporto trova nel nostro emblema una certezza: noi siamo l’umanità e ribadiamo che i diritti umani, la vita e la dignità delle persone non hanno eccezioni”.

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