Gaza: Associazione stampa internazionale, finora 212 giornalisti uccisi. “Strategia del governo israeliano per far tacere l’informazione indipendente”

“Il 10 agosto 2025, Anas al-Sharif, noto giornalista di Al Jazeera, è stato assassinato da un attacco aereo israeliano di fronte all’ospedale Al-Shifa di Gaza City. All’età di 28 anni, era uno dei sei giornalisti e operatori dei media uccisi mentre si trovava in una tenda stampa, dopo una giornata di reportage sull’intensificarsi dei bombardamenti. Questo atto è stato rivendicato dall’esercito israeliano e mira a mettere a tacere la voce dei giornalisti palestinesi”. La denuncia viene dall’Associazione della stampa internazionale di Bruxelles. “Questo assassinio si inserisce in un contesto più ampio in cui, dall’inizio della guerra a Gaza nell’ottobre 2023, almeno 212 giornalisti palestinesi, secondo il conteggio della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), hanno perso la vita, rendendo questo conflitto il ‘massacro più mortale’ nella storia moderna del giornalismo”.
“In molti casi, questi giornalisti palestinesi sono stati uccisi mentre coprivano il conflitto, spesso indossando giubbotti con la scritta Press chiaramente impressa. Gli attacchi contro i giornalisti illustrano una strategia deliberata del governo israeliano per mettere a tacere l’informazione indipendente, impedire la documentazione dei crimini e instillare il terrore nel lavoro giornalistico. Questi non sono ‘danni collaterali’, ma un attacco deliberato alla libertà di stampa e al diritto fondamentale di testimoniare le atrocità”.
L’associazione professionale segnala che “è fondamentale ricordare che alla stampa internazionale è stato vietato l’accesso a Gaza fin dall’inizio delle ostilità, costringendo i media stranieri ad affidarsi esclusivamente alle testimonianze e alle immagini locali fornite da giornalisti, civili e operatori umanitari di Gaza sul campo. Nel frattempo, solo pochi corrispondenti accuratamente selezionati operano sotto la rigida censura militare e la stretta supervisione dell’esercito israeliano, il che rappresenta una grave violazione della libertà di stampa nel territorio palestinese sotto occupazione militare. Di fronte a questa tragedia, i giornalisti belgi e internazionali devono organizzare una mobilitazione di solidarietà a Bruxelles. Una lettura pubblica dei nomi di tutti i giornalisti uccisi a Gaza renderà omaggio al loro coraggio, denuncerà senza ambiguità i loro assassini e chiederà giustizia”. L’evento si terrà martedì 26 agosto alle 11.30 al Mont des Arts di Bruxelles.

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