Il destino dell’Ucraina potrebbe dipendere dalla risposta alla domanda: “Zelensky può fidarsi di Trump?”. “Il presidente Trump ha offerto solo vaghe garanzie di sicurezza per l’Ucraina nel caso in cui il presidente Volodymyr Zelensky accettasse di raggiungere un accordo con la Russia”. Il New York Times, come già dopo l’incontro Putin-Trump in Alaska, non tinge di rosa gli sforzi del presidente Usa che nel passato ha tenuto “posizioni in continua evoluzione e sentimenti mutevoli sull’Ucraina e su altre crisi diplomatiche, soprattutto quando si tratta di negoziati ad alto rischio”. Ancora più duro con Trump il Washington Post: “Flaccido come un pesce senza spine, Donald Trump si è sgretolato più rapidamente di quanto probabilmente Vladimir Putin potesse immaginare”. Infatti “le richieste tonanti del presidente – una scadenza di 50 giorni, una scadenza di 10 giorni, ‘gravi conseguenze’, un cessate il fuoco prima dei negoziati – erano solo chiacchiere”. L’incontro di ieri sera è catalogato come “frettoloso vertice”, in cui gli europei hanno cercato di “distogliere Trump dal Cremlino”, con colloqui che “sembrano amichevoli, ma senza segnali di un accordo definitivo per porre fine alla guerra”.