(Strasburgo) Intensa mattinata di lavori, quella di mercoledì 9 luglio, per il Parlamento europeo riunito in plenaria a Strasburgo. In apertura di giornata Consiglio e Commissione hanno presentato i risultati del vertice dello scorso 26 giugno. Dopo l’intervento del presidente del Consiglio Antonio Costa, è stata la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen a evidenziare le priorità delle istituzioni europee, in ambito “geoeconomico e della sicurezza”. Un “terremoto nelle relazioni globali”: così Von der Leyen ha descritto l’ultimo anno e ha tracciato alcune linee guida per il futuro: “Facilitare la crescita delle imprese; rendere l’Europa attrattiva per gli investimenti, semplificando, sburocratizzando e aumentando la flessibilità; intervenire sul mercato energetico, troppo costoso e troppo legato ai combustibili fossili”, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dal gas russo entro il 2027. Sul fronte della difesa, la presidente ha ricordato che nella notte appena trascorsa si sono contati 728 attacchi con droni della Russia ai danni dell’Ucraina. “Quella russa è una minaccia realistica. La difesa europea è una nostra responsabilità”. L’Unione ha già previsto un piano di investimenti da 800 miliardi di euro (con 16 Paesi che hanno chiesto più flessibilità rispetto alla clausola di salvaguardia nazionale per lo sforamento del deficit) comprendente la creazione di un fondo da 150 miliardi di euro di prestiti da erogare ai governi che affrontino spese nel settore (già 10 hanno presentato la propria domanda di accesso al credito).
Il commissario Piotr Serafin ha detto, a proposito del Quadro finanziario pluriennale, che le casse europee da qui al 2027, e oltre, si occuperanno di difesa, semplificazione, transizione ecologica e tecnologica, ma anche valorizzazione dei territori, delle imprese, delle politiche agricole e alimentari. Serafin ha parlato della necessità di un “bilancio più intelligente e capace di affrontare le sfide dell’oggi”.
A margine dei lavori assembleari si è parlato di diritti umani, con un’attenzione particolare alla situazione dell’Ungheria, mentre nelle votazioni di mezzogiorno sono state adottate, tra le altre, una serie di proposte per migliorare la gestione dell’afflusso nell’Ue di merci a basso costo e di qualità inferiore provenienti da negozi online extra-Ue. Via libera anche a 280 milioni di euro per gli Stati europei colpiti dalle alluvioni del 2024 e sono state aggiornate le liste dei Paesi terzi sicuri. Nel pomeriggio è previsto il dibattito sulle relazioni commerciali Ue-Usa.