“Nel cuore dell’anno del Giubileo noi confessiamo: c’è speranza! L’abbiamo incontrata in Gesù. Egli ancora calma la tempesta. Il suo potere non sconvolge, ma crea; non distrugge, ma fa essere, dando nuova vita”. Lo ha detto Leone XIV durante l’omelia della messa per la custodia del creato, celebrata al Borgo Laudato si’ di Castel Gandolfo. Commentando il Vangelo della tempesta sedata, il Pontefice ha osservato: “Lo stupore è il primo passo che ci fa uscire dalla paura. Attorno al lago di Galilea, Gesù aveva abitato e pregato. Là aveva chiamato i suoi primi discepoli nei loro luoghi di vita e di lavoro. Le parabole con le quali annunciava il Regno di Dio rivelano un profondo legame con quella terra e con quelle acque, col ritmo delle stagioni e la vita delle creature”. Quindi ha aggiunto: “La nostra missione di custodire il creato, di portarvi pace e riconciliazione, è la sua stessa missione: la missione che il Signore ci ha affidato”. Infine l’esortazione ai presenti: “Assicuro la mia preghiera e il mio incoraggiamento”.