Diocesi: Udine, per la Festa dei santi Ermacora e Fortunato celebrazioni con mons. Lamba e card. Cantoni

La comunità ecclesiale di Udine si prepara a festeggiare i santi patroni Ermacora e Fortunato. Venerdì 11 luglio, alle 20.30 in cattedrale, l’arcivescovo Riccardo Lamba aprirà le celebrazioni presiedendo i vespri solenni celebrati assieme ai sacerdoti, ai diaconi e agli operatori pastorali. La celebrazione è arricchita da alcune caratteristiche sue peculiari, derivanti dalla tradizione aquileiese: saranno presenti le croci astili delle Pievi storiche dell’arcidiocesi, ornate con nastri e fiori, e si cantano le acclamazioni aquileiesi per invocare l’intercessione dei santi di Aquileia e la loro protezione sulla Chiesa udinese. Sabato 12 luglio, solennità dei santi Ermacora e Fortunato, alle 10.30, sempre in cattedrale, mons. Riccardo Lamba presiederà la solenne celebrazione eucaristica durante la quale saranno proclamate la sequenza “Plebs fidélis Hermachóræ” e la professione di fede secondo la formula aquileiese. Al termine della messa, verso le 11.30, si terrà la benedizione della città di Udine, di cui Ermacora e Fortunato sono patroni. Attorno alle reliquie dei santi patroni, le parrocchie della città saranno rappresentate dalle croci astili addobbate. Sia la recita dei vespri sia la celebrazione eucaristica saranno trasmesse in diretta su Radio Spazio.
Sarà invece il vescovo di Como, card. Oscar Cantoni, a presiedere sabato 12 luglio, alle 19, nella basilica di Aquileia la solenne concelebrazione in onore dei santi Ermacora e Fortunato. Al rito saranno presenti i vescovi della regione e rappresentanti dell’episcopato sloveno ed austriaco. In precedenza, alle 18, nella basilica teodoriana, il card. Cantoni terrà una lectio magistralis sul tema “Sorella e figlia: la diocesi di Como nel Patriarcato di Aquileia”. Come viene sottolineato in una nota dell’arcidiocesi di Udine, vi è uno stretto e millenario legame tra Aquileia e la diocesi di Como: tra il 606 e il 608 la Chiesa comasca si staccò dalla metropolia di Milano per abbracciare quella di Aquileia, divenendo una diocesi suffraganea del Patriarcato aquileiese e adottando, peraltro, il rito patriarchino. La diocesi comasca rimase suffraganea del Patriarcato di Aquileia fino alla soppressione di quest’ultimo (1751), quindi passò sotto la giurisdizione di Gorizia e, infine, approdò alla provincia ecclesiastica milanese (1789). Il card. Cantoni, nel suo intervento, ripercorrerà questo lungo e storico legame tra Chiese sorelle.
Intanto prosegue sui profili social Instagram e Facebook dell’arcidiocesi di Udine la “novena digitale” con la pubblicazione quotidiana di brevi approfondimenti storici e liturgici e, ogni giorno, una diversa intenzione di preghiera.

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