Nigeria: liberato dalle forze di sicurezza padre Alphonsus Afina

È stato liberato con un’operazione delle forze di sicurezza padre Alphonsus Afina, rapito il 1° giugno. Il sacerdote è stato tratto in salvo ieri, 21 luglio, insieme a 10 donne anch’esse tenute in ostaggio, durante un’operazione congiunta del Department of State Services e dell’esercito nigeriano, condotta nello Stato di Borno, nel nord-est della Nigeria. Ne dà notizia oggi l’agenzia Fides. “Siamo profondamente grati per la professionalità e il coraggio dimostrati dal Dss e dall’esercito nigeriano”, ha dichiarato mons. John Bogna Bakeni, vescovo ausiliare di Maiduguri (capitale dello Stato di Borno). “Il ritorno sano e salvo di padre Afina dopo quasi due mesi di prigionia è una testimonianza dell’impegno delle nostre agenzie di sicurezza”.
Padre Afina era stato rapito la notte di domenica 1° giugno nei pressi di Gwoza mentre rientrava a Maiduguri dopo aver celebrato messa” ricorda Mons. Bakeni precisando che il sacerdote era in viaggio da Mubi, nello Stato di Adamawa, verso Maiduguri quando un commando di uomini armati ha teso un’imboscata al suo convoglio vicino a un posto di blocco militare. Gli aggressori hanno sparato lanciato una granata a razzo contro uno dei veicoli, uccidendo un passeggero e rapendo gli altri. L’area di Gwoza è insicura per la presenza delle due fazioni principali nelle quali si è diviso Boko Haram, quella denominata Jama’tu Ahlis Sunna Lidda’awati wal-Jihad (JAS). L’altra, l’Islamic State West Africa Province (Iswap), ha fatto atto di adesione allo Stato islamico, divenendo la “Provincia dell’Africa occidentale”.

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