Gaza: Teofilo III (patriarca greco ortodosso), alla comunità internazionale “il silenzio di fronte alla sofferenza è un tradimento della coscienza”

(Abouna.org)

“A Gaza abbiamo incontrato un popolo schiacciato dal peso della guerra, ma che portava in sé l’immagine di Dio. Tra le mura diroccate della Chiesa della Sacra Famiglia e i cuori feriti dei suoi fedeli, abbiamo assistito sia a un profondo dolore che a una speranza incrollabile. Ci siamo inginocchiati in preghiera accanto agli afflitti e abbiamo imposto le mani su coloro che chiedevano a conforto”: con queste parole Teofilo III, Patriarca greco ortodosso di Gerusalemme, ha raccontato la visita di solidarietà a Gaza condotta con il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, il 18 luglio, il giorno dopo l’attacco israeliano alla parrocchia latina della Sacra Famiglia che ha provocato tre morti e una decina di feriti. Durante una conferenza stampa congiunta, svoltasi questa mattina a Gerusalemme, Teofilo III ha ribadito che “la missione della Chiesa in tempi di devastazione è radicata nel ministero della presenza, dello stare accanto a coloro che piangono, del difendere la sacralità della vita e del testimoniare la luce che nessuna oscurità può spegnere”. “Abbiamo camminato tra i feriti, i sofferenti, gli sfollati e i fedeli la cui dignità rimane intatta nonostante l’agonia” ha aggiunto il patriarca greco ortodosso che ha lanciato, con il suo omologo latino, un appello alla comunità internazionale: “il silenzio di fronte alla sofferenza è un tradimento della coscienza. Ai bambini di Gaza, affermiamo: la Chiesa vi è accanto. E a tutti coloro che detengono il potere, facciamo eco al comando del Signore: ‘Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio’. Che questo momento sia un richiamo alla coscienza e che la misericordia di Dio guidi ogni mano che cerca di riparare ciò che è stato lacerato”.

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