Il ministero della Cultura si unisce con profondo rispetto al ricordo delle vittime della strage di Via d’Amelio, nella quale, nel 1992, persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
“E’ stato un infame attacco alla nostra storia repubblicana, e oggi è un monito costante – afferma il ministro della Cultura, Alessandro Giuli -. La memoria del sacrificio di questi uomini straordinari è un patrimonio civile da custodire e trasmettere, soprattutto alle giovani generazioni. Attraverso musei, archivi, teatro e iniziative culturali, difendiamo la legalità e contrastiamo ogni forma di criminalità organizzata. La cultura è l’antitesi della mafia: Cosa nostra attecchisce dove regna ignoranza, bruttezza e isolamento sociale”.